Sabato 7 maggio alle 16 verrà presentato un progetto di inclusione realizzato dal museo MINE in collaborazione con l’associazione “Abbracciamo il Valdarno”. Il progetto consiste nella realizzazione di percorsi specifici che hanno reso accessibile il “MINE” a visitatori con neurodiversità.
“INCLUDI-MINE” è il nome di un progetto creato in sinergia tra la struttura
museale del “MINE” nel vecchio Borgo di Castelnuovo e l’Associazione di Promozione Sociale “Abbracciamo il Valdarno”, con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale di Cavriglia. Amina Wadouh: Abbracciamo il Valdarno è un’associazione composta da famiglie di persone con autismo e altri disturbi del neurosviluppo. Abbiamo proposto al Comune di Cavriglia e alla Direzione Museale del “MINE” la realizzazione di tale
progetto per poter fare un passo in più verso l’inclusione. Creare un percorso e delle attività studiate, messe a disposizione in qualsiasi momento è molto diverso rispetto a creare delle giornate specifiche rivolte a visitatori con disturbi del neurosviluppo. Il museo deve essere accessibile a tutti e sempre, per questo, gli imput e le strategie studiate, sono specifiche anche per età.”
L’Amministrazione Comunale ha espresso la completa adesione e partecipazione per il raggiungimento dell’obiettivo dell’inclusività. La presentazione di “INCLUDI-MINE” è in programma sabato 7 maggio alle 16 nell’auditorium del museo. Paola Bertoncini:” L’obiettivo del progetto è rendere accessibile la struttura museale a persone con neurodiversità, facendo inclusione, ovvero offrendo la possibilità a bambini, adolescenti, adulti, di essere accolti, mediante la realizzazione di visite inclusive e
attività laboratoriali presso il “MINE”. È del resto di fondamentale importanza che i temi dell’inclusività e dell’accessibilità della cultura sul nostro territorio entrino nel dibattito pubblico. In particolare per “INCLUDI-MINE” sono stati realizzati dei materiali, a
disposizione di tutti, con argomenti che comprendono anche la storia sociale, in più versioni anche attraverso CAA (linguaggio alternativo aumentativo per persone non
verbali) oltre a una mappa visuale delle attività, e a tutto il necessario per gli ambiti
laboratoriali. Il tutto appunto è finalizzato alla realizzazione di visite e laboratori in ottica
inclusiva. “