20, Maggio, 2024

“No alla Caza”, anche dal Valdarno a Firenze contro lo sfruttamento dei levrieri

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In Spagna, come peraltro in Portogallo, ogni anno decine di migliaia di galgo vengono uccisi, dopo essere stati messi al mondo, allenati e sfruttati per la caccia alla lepre e per le competizioni in campo aperto con lepri vive e su pista con lepre meccanica ( “carreras en campo” e “carreras en campo con liebre mecanica”). Uccisi o abbandonati dopo una vita di inferno. Non rispettati nè in vita nè in morte. Uccisi spesso con metodi atroci. Lo sanno bene anche tanti valdarnesi che hanno adottato i galgo dai Rifugi spagnoli.

La Spagna è un paese dove chi maltratta, abbandona e uccide un cane da caccia non viene punito, perché è stata approvato dal Parlamento spagnolo un emendamento alla legge sul benessere animale, presentato dallo stesso Presidente, con 174 voti favorevoli e 172 contrari, per contrastare i maltrattamenti e gli abbandoni, che esclude i cani da caccia, galgo in primis. La Spagna è dunque un paese dove i levrieri sono considerati oggetti e non esseri senzienti titolari di diritti, dotati di sensibilità, intelligenza e sentimenti.

Contro tutto questo da anni nella stessa Spagna si sta battendo Plataforma NAC, che lotta contro il maltrattamento dei cani da caccia, tra cui i galgo. Domenica 4 febbraio a Madrid è stata organizzata dall’Associazione per la 14° volta una manifestazione internazionale, in contemporanea con 48 città spagnole, alla quale hanno preso parte migliaia di persone, e tantissime realtà operanti nel settore. Per l’Italia era presente una nutrita rappresentanza di Pet Levrieri ETS che fin dal suo nascere sta lottando contro la cultura dello sfruttamento e del maltrattamento dei galgo. Cani che hanno la sola colpa di essere nati in un paese che non solo non li tutela ma che assiste, senza fare niente, alla loro vita disperata, al loro dolore terrificante, alla loro mattanza da ogni 31 gennaio, giorno della chiusura della caccia, alla loro morte in solitudine.

Con lo slogan “No alla caza con galgos” migliaia di persone hanno sfilato per le vie di Madrid per chiedere, per l’ennesima volta, una legge che tuteli questi cani, per sensibilizzare chi ancora li ritiene un mero oggetto di lavoro e di divertimento senza anima, per costruire una nuova società e una coscienza collettiva basate sul rispetto e sulla difesa di questi animali. In collaborazione con Plataforma Nac, Pet Levrieri ha organizzato tre manifestazioni in Italia, a Milano, a Firenze e a Roma, perché anche nel nostro paese passi il messaggio di tutela dei galgo sfruttati, maltrattati e uccisi per interessi umani nelle carreras, ovverosia nelle competizioni in campo aperto con lepre viva o meccanica, e nella caccia a vista. Alla manifestazione di Milano sarà presente un rappresentante istituzionale di Plataforma Nac.

Domenica 11 febbraio è possibile prende parte alla grande iniziativa a Milano dalle 15.00 alle 16.30 con partenza da piazza Castello, a Firenze, sempre dalle 15.00 alle 16.30 con partenza da piazza Cavalleggeri (davanti alla biblioteca nazionale), e a Roma dalle 10.30 alle 12.30 nel Parco Petroselli. “No a la caza” non è soltanto uno slogan, ma un vero messaggio di inclusione e di sensibilità per combattere una cultura, che prevale ancora in una parte della Spagna e che vede nei galgo solo oggetti da usare, da trattare con crudeltà e da gettare via quando non servono più.

L’appello a partecipare è rivolto anche a tanti valdarnesi che dalla Spagna hanno adottato i galgo donandogli una vita di amore e di rispetto: tanti stanno ancora aspettando la loro occasione per avere un’esistenza degna di essere vissuta.

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