Massimo Zaffari, padovano di origine, lo scorso fine febbraio ha deciso di intraprendere un viaggio molto particolare: dalla Sicilia fino a Capo Nord viaggiando con una replica fedele di un velocipide di fine 1800. Oggi è arrivato nel Valdarno e si fermerà una notte a Montevarchi. Ecco la sua storia.
Massimo Zaffari sin dai tempi dell’università sognava di fare questo atipico viaggio, ma non ha mai trovato l’occasione giusta per pertire. Qualche anno fa gli è capitata sotto gli occhi una foto d’epoca di un uomo dell’ottocento in bicicletta davanti alla scala di Milano, prendendolo come un segno ha deciso di cercare online un velocipide biciclo. Le sue ricerche l’hanno portato in Repubblica Ceca, dove ha trovato un uomo capace di realizzarne una perfetta replica. Era il 2018 e Massimo Zaffari ha così deciso di provarci: ha portato il suo nuovo mezzo dalla Repubblica Ceca fino a Venezia.
Poi quest’anno, l’idea di condurre il suo velocipide per tutta l’Italia partendo dall’estremo sud, la Sicilia. Il 22 febbraio di quest’anno è così iniziato il suo viaggio, che fino ad adesso ha previsto ben 17 tappe e non senza qualche imprevisto. Guidare infatti questo mezzo non è così semplice e, all’altezza di Viterbo, Massimo è caduto, dovendosi fermare per ben 23 giorni. Massimo Zaffari: “Il viaggio non è partito nel migliori dei modi a causa di un incidente, sono caduto dal veivolo in movimento e mi sono fatto male a una gamba. Mi dispiace perchè essendo capitato all’inizio ero molto motivato e in ottima forma”.
Il viaggio l’ha portato fino ad ora, in Sicilia, Napoli, Pompei, Roma, Viterbo, Orvieto, e non solo, dove Massimo Zaffari ha sostato anche arrangiandosi alla giornata. Cosa che gli ha fatto scoprire tante usanze del luogo, ancora Massimo Zaffari: “La cosa che più mi diverte è la parlata, capire quando si passa da un modo di dire all’altro. Adesso sono nella terra del “ganzo”, prima ero in quella del “gagliardo””.
Il viaggio di Massimo è ancora al principio, infatti egli punta ad arrivare a Capo Nord, punto più a nord del continente Europeo. Le prossime tappe, invece, saranno Firenze, poi Prato, Bologna e Padova, sua città d’origine, poi Bolzano. Massimo non si è fatto tanti programmi per il momento e non ha tempistiche prestabilite, si dichiara solo entusiasta di poter portare la sua avventure oltre i confini italiani.
Il viaggio del 2018 e la volontà di raccontare la sua esperienza l’hanno spinto a scriverne un libro Tra spazio e tempo dopo Annibale Superzaf. Diario di un’impresa originale. Inoltre, Massimo documenta la sue tappe nel suo profilo Instagram caricando via via foto davanti ai maggiori riferimenti delle tappe in cui si trova assieme al suo velocipide.