26, Aprile, 2024

Consiglio comunale sulla Multiutility, il Comitato Acqua Bene Comune: “Negata la discussione e la partecipazione”

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Ancora polemiche in seguito al Consiglio comunale aperto che si è svolto lo scorso 28 febbraio a Castelfranco Piandiscò, e che era dedicato alla discussione sull’ingresso dell’Amministrazione nella Multiutility. Il Comitato Acqua Bene Comune Valdarno oggi va all’attacco, parlando di limitazioni alla possibilità di discussione e partecipazione.

“Nel consiglio – spiega – era in discussione un ordine del giorno redatto dai comitati e le associazioni, di cui fa parte anche il Comitato Acqua Bene Comune Valdarno, contro la Multiutilty creata in Toscana sui servizi pubblici: acqua, luce e gas di cui è prevista la quotazione in borsa. L’Ordine del giorno, come la richiesta di consiglio comunale aperto, era stato presentato dai gruppi consiliari di Lista Civica, Democratici per Castelfranco Piandiscò e 5 Stelle, come previsto dal regolamento”.

“Nonostante il Regolamento per la Partecipazione del Comune di Castelfranco Piandiscò, pubblicato anche sul sito del Comune, preveda espressamente che il Consiglio comunale aperto “permette ai cittadini di prendere la parola può essere svolto in locali capaci di accogliere i cittadini e non necessariamente nella sede abituale e viene pubblicizzato in maniera adeguata dall’Amministrazione e dai promotori con comunicazione dell’ODG” il sindaco Cacioli aveva dato l’esplicito ordine di non far entrare più di 20 persone, e tra queste 5 da lui espressamente invitate come consulenti di parte”.

“Anche per quanto riguarda gli interventi – continua il Comitato – sono stati adottati due pesi e due misure: i cittadini e le associazioni presenti avevano a disposizione per i loro interventi solo 3-5 minuti, pena il richiamo verbale, mentre per i suoi invitati, tra cui l’amministratore delegato e il presidente della Multiutility, il tempo concesso era di 10 minuti ed anche di più. Quando poi il pubblico presente ha manifestato forme di dissenso verso la conduzione da parte del sindaco del consiglio e di apprezzamento degli interventi delle associazioni contrarie al progetto della Multiutility, più volte il sindaco ha cercato di ridurre al silenzio i suoi concittadini, minacciando di far sgombrare l’aula addirittura con l’intervento della forza pubblica”.

“Per finire due consiglieri di maggioranza hanno abbandonato l’aula, ed il sindaco, privato della maggioranza ha dichiarato chiuso il consiglio comunale, quindi tutti sono stati invitati ad uscire, e dopo un po’ di tempo, al rientro dei consiglieri fuoriusciti, la discussione è proseguita a porte chiuse, ma dalla diretta streaming del consiglio abbiamo appreso che è stato consentito l’intervento sia del presidente che dell’amministratore delegato della Multiutility. Non sappiamo se questa prassi sia regolare – conclude il Comitato Acqua Bene Comune Valdarno – sicuramente in questi metodi ravvisiamo una totale mancanza di rispetto delle istituzioni e della cittadinanza e la negazione della partecipazione democratica che dovrebbe essere doverosa quando si intraprendono scelte che toccano da vicino i servizi e la vita quotidiana dei cittadini”.

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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