23, Novembre, 2024

Intitolata la scuola primaria all’aviatore terranuovese Giancarlo Battagli

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Il comune di Rapolano Terme ha intitolaro la scuola primaria all’aviatore che nel 1967 sacrificò la propria vita per salvare la comunità locale. Il sindaco Sergio Chienni: “Un’esperienza toccante che suscita orgoglio e senso di responsabilità”

Il comune di Rapolano Terme ha intitolato la scuola primaria a Giancarlo Battagli, terranuovese e capitano dell'aeronautica militareche, nel 1967 sacrificò la propria vita per salvare la comunità locale. Alla cerimonia era presente anche il sindaco di Terranuova Sergio Chienni

Giancarlo Battagli, nato a Terranuova Bracciolini nel 1939, la mattina del 7 novembre 1967 si trovava in volo proprio sopra Rapolano Terme quando, a causa di un’avaria al motore, il suo aereo precipitò. Battagli avrebbe dovuto abbandonare il mezzo per mettersi in salvo, ma per evitare che questo si schiantasse nel centro del paese, scelse di restare a bordo, riuscendo a schivare le case e facendo precipitare l’aereo in piena campagna, in località Terre Rosse. I testimoni raccontano che il suo volo a raso sulle centro di Rapolano Terme fece addirittura suonare le campane del campanile della Chiesa.

Il pilota morì, appena 28enne, salvando però la vita di decine e decine di persone. Il comune di Rapolano ha reso onore a questo gesto eroico con una celebrazione alla quale hanno partecipato anche il consiglio comunale dei ragazzi di Terranuova e il sindaco Sergio Chienni:

“Un’esperienza toccante, che suscita orgoglio e senso di responsabilità – ha detto il Sindaco di Terranuova, Sergio Chienni – Ringrazio il Sindaco di Rapolano Terme per aver voluto intitolare la scuola primaria a Giancarlo Battagli, credo che la sua figura e la sua storia siano un immenso atto di umanità, coraggio e senso del dovere. Mi piace pensare che parte dei bambini che frequentano questa scuola sono proprio figli e nipoti degli abitanti salvati da Giancarlo Battagli. In un certo senso è proprio grazie a lui che adesso possono crescere, giocare e formarsi. Anche per questo ritengo che la sua vicenda debba essere resa nota il più possibile, perché è testimonianza del valore dell’altruismo e della capacità di pensare al futuro prima che al presente. La sua storia è un esempio da seguire per tutti, specialmente per noi terranuovesi che abbiamo l’onore di essere suoi concittadini”.

 

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