Interviene il capogruppo del gruppo misto nel Consiglio comunale di Figline e Incisa Valdarno, Silvio Pittori
"L’apertura della procedura di licenziamento dei lavoratori Bekaert ha costituito un vero e proprio automatismo in assenza di una proposta imprenditoriale concreta". Sulla vicenda interviene il capogruppo del gruppo misto nel Consiglio comunale di Figline e Incisa Valdarno, Silvio Pittori.
"Era noto a tutti che ciò sarebbe purtroppo accaduto, ed era in primo luogo noto alla politica regionale e locale che, all’evidenza, ha lasciato che il tempo trascorresse inutilmente tra promesse ed incontri/convegni dal sapore suggestivo ma inidonei ad impedire che oggi oltre 170 lavoratori ed altrettante famiglie del nostro territorio debbano fare i conti con detta dolorosissima procedura. In tempi non sospetti caldeggiavamo un intervento di Invitalia, unitamente a uno o più imprenditori che, in effetti, a quanto è dato di conoscere, si erano anche dimostrati interessati. Certo è che un territorio come quello del nostro Comune che da anni soffre non soltanto l’assenza di investimenti anche regionali, ma anche l’assenza, da parte della politica locale, di una visione politico-imprenditoriale (sufficiente leggere il piano urbanistico per avere certezza di ciò), rende ancora più complessa l’intera situazione, risultando detto territorio oggettivamente poco attrattivo per le imprese".
"E’ onere quindi della politica nazionale e regionale attivarsi immediatamente al fine di trovare una soluzione a questa gravissima ferita inferta agli individui (lavoratori e famiglie) ed al territorio, nonché onere della politica locale iniziare finalmente ad avere una visione politico-imprenditoriale così da rendere attrattivo per le imprese il nostro territorio".