22, Dicembre, 2024

Covid-19, gli effetti su agriturismi e aziende agricole: disdette ma anche una riscoperta per il turismo territoriale

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Una pioggia di disdette con nessuna presenza estera, tuttavia la zona Valdarno è stata riscoperta dai turisti italiani e on the road. C’è chi si reinventa, chi si dedica al digitale e chi usa altri mezzi per contrastare la ripercussione economica

Una valanga di disdette per la stagione 2020 e pochi eventi come matrimoni, battesimi e comunioni, tuttavia nel periodo estivo di riapertura si è registrata una forte presenza di turismo italiano e territoriale: è il resoconto, ancora non concluso, per agriturismi e aziende agricole del Valdarno, con molta insicurezza all'inizio, ma che hanno saputo reinventarsi o sono pronti a cogliere le prospettive di una ripresa.

Come Tommaso Boni, di Villa Barberino a Meleto, che ha affermato: "Per noi era un'utopia reinventarsi con l’ecommerce o con l’asporto, sono due realtà che a mio parere devono fare chi l’ha sempre fatto e chi lo sa fare, noi abbiamo un tipo di cucina che non si può asportare, è una cucina di tipo casereccia che non si può portare in giro e dove per noi è fondamentale l’impiattamento e la cura dei dettagli del piatto. La pandemia infatti ha messo fortemente in evidenza l’aspetto che ha la cucina in generale e l’ospitalità, un patrimonio equiparabile all’arte e all’architettura che porta una tradizione importante, ed avere una maggior consapevolezza della propria identità va ben incontro ad un turismo on the road, territoriale, per la riscoperta del territorio"

"Anche gli aiuti statali dovrebbero andare in questo senso verso la sostenibilità e la valorizzazione delle tradizioni – continua Boni – in vista di una grandissima ripresa nel 2021: in questi mesi le persone sono state chiuse sognando un sacco di viaggi, probabilmente ci sarà un turismo prevalentemente italiano anche nel 2021. Tuttavia già come abbiamo visto in estate, nonostante la valanga di disdette, c'è stato un grandissimo turismo territoriale; un sacco di italiani, con turismo km 0 e di prossimità persone che hanno girato l’Italia che hanno reso un trimestre soddisfacente, da fine giugno a fine settembre, in cui siamo rimasti molto sorpresi, ma, mi preme sottolinearlo, con 3 mesi non si salva una stagione, perché comunque i costi sono ripartiti su base annuale. In più se la situazione si protraesse, supponendo, fino ad aprile ma poi ci fosse una riapertura in ambito del turismo non mi preoccupo, mi preoccupo, invece, riguardo gli eventi, matrimoni, battesimi, comunioni, per quello sarebbe una grave perdita, molte persone non si sono ancora sposate e sicuramente perderemo tutti gli introiti delle festività natalizie e di fine anno."

 

 

Anche Aldo Liquori, di Fattoria Casabianca, ha confermato la grande sorpresa di turismo italiano durante la stagione estiva: "nel mese di agosto abbiamo lavorato con un gruppo dell’80% nazionale, con un approccio diverso dalla campagna e dall’agriturismo. Siamo riusciti a fidelizzare i clienti grazie alla facilità del linguaggio, è cambiato il modo di lavorare, senza dubbio, ma non ci perdiamo d’animo; noi lavoriamo in una fascia abbastanza ampia con una certa tipologia di clienti e territorialità, speriamo di andare avanti nel migliore dei modi."

 

 

 

 

Infine c'è chi, come Giuseppe Sala, de "I Selvatici", che consiglia l'uso dei nuovi mezzi digitali, soprattutto l'ecommerce, per attutire l'impatto economico: "Inizialmente a questa cosa ci credevo il giusto e all’inizio mi sono detto proviamo con molto scetticismo. Adesso invece spingerei chi non ha ancora usato l'ecommerce e il marketing online in generale a farlo. Io sono stato aiutato in questo senso e lo consiglio, perché poi piano piano si vedono i frutti. Mi rendo conto che per un’azienda piccola o media o grande che sia, che ha sempre lavorato con la ristorazione e il wine bar, è un momento molto difficile, anche noi facciamo degustazioni in cantina, tuttavia noi, essendo azienda di nicchia e vendendo principalmente a privati abbiamo avuto lo stesso andamento economico del 2019."

"Certo, abbiamo perso molto in termini di affluenza e numero di persone – continua Sala – non è potuta venire nuova clientela e andremo a perdere i tre mesi di eventi che organizzavo negli Stati Uniti in inverno, ma questo l’ha sostituito la parte internet che avevamo strutturato negli anni, con una mailing list funzionale, clienti privati dagli Stati Uniti a cui abbiamo spedito i loro ordini, newsletter e video, con appuntamenti su Zoom e costruendo tutto online".

 

 

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