La presenza dei Levrieri in Valdarno, per la loro storia e per il loro carattere docile e affabile, è sempre più numerosa
Il Covid 19 ha fermato ma non bloccato completamente le adozioni degli animali. Con l'entrata della Fase 2, infatti, cani e gatti possono adesso raggiungere le famiglie adottive. Anche i levrieri d'Irlanda e di Spagna finalmente hanno lasciato i rifugi e raggiunto l'Italia attraverso un trasporto internazionale autorizzato e grazie al lavorio complesso e certosino svolto da Pet Levrieri, l'associazione onlus antiracing e anticaccia nata nel 2013. Il tema interessa anche il Valdarno aretino e fiorentino dove il numero dei levrieri negli ultimi periodi è cresciuto.
Sono 82 quelli che, già con una famiglia adottiva, stavano aspettando il via libera: dal mese di marzo 40 tra greyhound e lurcher erano bloccati nei rifugi irlandesi Limerick Animal Welfare (LAW) e GalwaySPCA, e 42 galgo, invece, in quello spagnolo Protectora y Santuario Scooby di Medina del Campo. L'adozione di questi cani è importante: per quelli che finalmente possono avere una vita migliore e per quelli che possono entrare al loro posto nei rifugi. E nonostante il lockdown è stata alta la domanda di adozione.
Un piano difficile quello realizzato da Pet Levrieri rispettando i vincoli normativi e le autorizzazioni dei paesi coinvolti, Italia, Francia e Irlanda, da una parte, e Italia e Spagna, dall'altra, e nella massima sicurezza e rispetto per la salute delle persone e dei cani. Ha richiesto un lavoro pianificato, certosino, delicato e scrupoloso per ottenere tutte le condizioni e le autorizzazioni idonee, ed è stato l’esito di un grandissimo lavoro di squadra, che ha coinvolto i soci di Pet Levrieri e tutti i partner: i rifugi, la ditta di trasporti, le autorità sanitarie competenti, la struttura di destinazione, le famiglie adottive, le associazioni slovene e croate, la rete delle famiglie foster.
Il trasporto, l’arrivo in Italia e la consegna alle famiglie si sono svolti secondo un rigoroso protocollo di sicurezza come previsto dal DPCM del 26 aprile 2020, rispettando rigorosamente le misure del distanziamento sociale, le misure igienico-sanitarie per le persone e i materiali, il divieto di assembramento e le restrizioni sugli spostamenti.
I primi 20 dei 40 greyhound e lurcher sono arrivati sabato 16 maggio.
Sabato 23 maggio, invece, è stata la volta dei galgo, 3 dei quali resteranno in Toscana. Sono cani che hanno un passato fatto di umiliazioni, maltrattamento, sfruttamento. Quelli che non vengono uccisi dai galgueros o nelle perreras municipales approdano nel Rifugio dove i volontari si occupano quotidianamente e con grandi sforzi di loro. Un passato triste e doloroso il loro che però i galgo riescono a superare grazie alla resilienza che li contraddistingue.
Il lavoro di Pet Levrieri per portare in Italia i levrieri non è ancora terminato. Sabato prossimo 30 maggio arriveranno altri 20 greyhound e lurcher dall'Irlanda e sabato 6 giugno altri 21 galgo dalla Spagna.
Poi emergenza Covid-19 permettendo l'attività dell'associazione riprenderà come di consueto: nel mese di luglio sono previsti altri viaggi, altri levrieri salvati, altre vite che guardano al futuro con speranza.