23, Novembre, 2024

Serristori, Cobas: “La chiusura dei servizi continua anche nella ‘Fase 2′ dell’emergenza”

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Cobas P.I. Usl Toscana centro: “L’Ospedale Serristori allo stato attuale non è altro che il simulacro di una casa di riposo”

I Cobas P.I. della Usl Toscana centro tornano sulla questione Serristori durante l'emergenza Covid-19

"Le nostre sale operatorie sono inspiegabilmente chiuse a fronte di quelle aperte, con i soldi pubblici, nelle strutture private e con il paradosso che a Frate Sole, e alla Valdisieve Hospital vi operano nostri specialisti chirurghi e ortopedici e quando sorgono delle complicanze post intervento il paziente viene trasferito, come recentemente è avvenuto, nella struttura pubblica. Ma tranquilli la Sindaca Mugnai sta monitorando per i cittadini". 

"Sub intensiva ancora chiusa: anestesisti e infermieri del Serristori (nonostante le centinaia di assunzioni mediche e infermieristiche e il ricorso a piene mani dalle agenzie interinali) trasferiti a forza all’ospedale SMA, che, mentre sembrava giustificabile pubblicamente nella fase emergenziale non trova comprensione ora con la diminuzione dei ricoveri Covid-19. Qualche amministratore rassicura che gradualmente tutto si normalizzerà, al contrario il grosso degli anestesisti rimarrà altrove e una sola unità lavorerà sulle 6h giornaliere rispetto al servizio di prima, che ne prevedeva la presenza sulle 24h".

"Nel frattempo la sub intensiva rimane chiusa e il Pronto Soccorso lavora sulle 12H. Pronto Soccorso ancora chiuso la notte: nonostante il blocco degli accessi da parte del 118, nonostante gli appelli degli amministratori e manager a non recarsi al presidio Serristori, in questo periodo sono aumentati gli accessi giornalieri e quasi ogni notte ci sono 4 cittadini che alla chiusura delle ore 20,00 attendono la mattina per ricevere cure. E così gli infermieri prestano le proprie competenze ai malcapitati mentre l’unico medico internista presente lavora in contemporanea nelle tre medicine in assenza totale di un anestesista e di un chirurgo come era nel periodo pre-covid. Questo alla faccia della presa in carico e della sicurezza del paziente. Mentre i cittadini si ribellano al blocco del Pronto Soccorso, la Sindaca Mugnai sta monitorando per garantire i bisogni sanitari della popolazione con queste conseguenze. Sarebbe interessante in questo caso sapere il parere del Nas e della Procura della Repubblica".

"Tiriamo una conclusione: l’Ospedale Serristori allo stato attuale non è altro che il simulacro di una casa di riposo, che ancora qualcuno vende come riqualificazione le operazioni di ridimensionamento in corso, pensando di utilizzare la stampa come proprio strumento di propaganda. Come Cobas P.I. chiediamo il rientro immediato di tutti gli operatori sanitari e medici, la riapertura della week surgery, della sub intensiva, del pronto soccorso, delle sale operatorie. Chiediamo che venga posta fine alla situazione in essere di estrema gravità per gli operatori e pazienti e che il Serristori venga rilanciato e messo in sicurezza".

 

 

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