25, Novembre, 2024

Ponte allo Stecco: in attesa della decisione del Tribunale cambia la procedura di protezione civile

Articoli correlati

In Vetrina

Più lette

In Vetrina

In attesa che il Tribunale superiore delle acque si pronunci il 19 novembre sulla demolizione del ponte privato allo Stecco l’amministrazione comunale ha varato disposizioni di protezione civile più rigorose in base ai gradi dell’allerta. Prevista anche l’eventuale presenza di un cantiere per ripulire il torrente

Ponte allo Stecco: in attesa di sapere quale decisione prenderà il Tribunale superiore delle acque per la demolizione dellla struttura privata, cambia e diventa più rigorosa la procedura di protezione civile.

La rete della protezione civile, nei casi di emergenza, rimane ovviamente attiva per tutto il territorio, ma nello specifico per il ponte sul Ponterosso, su cui pende un’ordinanza sindacale di demolizione conseguente all’alluvione del 2013, il sistema intercomunale di protezione civile ha necessariamente redatto una nuova procedura di intervento per la gestione del rischio idraulico.

La nuova procedura prevede vari livelli di intervento in conseguenza del grado di criticità emanato dalla sala operativa regionale di protezione civile sui dati ricevuti dal centro funzionale regionale. Si parte dalla sola attivazione del personale reperibile, fino alla predisposizione di un cantiere lungo via di Norcenni, viabilità con senso unico alternato. Nei casi di massima allerta è previsto il posizionamento di un escavatore con una pinza adatta a rimuovere eventuali tronchi che si ammassano sul ponte privato.

“Come annunciato a poche ore di distanza dal mancato pronunciamento del tribunale sulla demolizione del ponte – hanno spiegato il sindaco Giulia Mugnai e l’assessore alla Protezione Civile, Caterina Cardi – il Comune ha immediatamente rivisto le procedure di intervento sul torrente Ponterosso in caso di allerta, mettendo a disposizione risorse economiche ed umane per tutelare l’incolumità dei cittadini, a prescindere dal preoccupante ritardo di un tribunale. Questa procedura è stata inserita nel Piano di Protezione Civile e vi rimarrà finché il ponte non sarà demolito. A tal proposito si sta interessando anche l’unità del Governo #italiasicura, che si farà promotrice di un incontro tecnico presso la Regione per risolvere un problema che sta assumendo toni sempre più grotteschi”.
 

Articoli correlati