Alle dichiarazioni del segretario Fim Cisl, Alessandro Beccastrini, dopo l’assemblea con gli iscritti, replica Daniele Calosi, della Fiom Cgil. Terreno di scontro è l’avvio del percorso per la costituzione di una Cooperativa di lavoratori, per far ripartire lo stabilimento
"Il Comitato per la Cooperativa di ex lavoratori Bekaert è in campo, al pari di altri soggetti interessati a rilevare l'attività": con queste parole Daniele Calosi, segretario provinciale della Fiom Cgil, replica alle dichiarazioni della Fim Cisl, che nel documento approvato in assemblea prendeva le distanze da questa iniziativa. La Cooperativa, ricordiamo, è l'obiettivo di un gruppo di cinquanta dipendenti che, insieme a Fiom, hanno affidato a Legacoop il compito di verificarne la fattibilità.
Un percorso che Calosi con il sindacato difende: "La Fiom Cgil ribadisce che il Comitato Promotore della Cooperativa è uno dei soggetti interessati a rilevare lo stabilimento di Figline al pari di altri e come tale, al momento opportuno, dovrà incontrare tutte le organizzazioni sindacali come previsto dagli accordi. Non si può avere un'idea proprietaria dei lavoratori, decretarne maggioranze, quando ad oggi chi ne certifica la rappresentanza complessiva è l'Inps".
"Per la Fiom – conclude Daniele Calosi – l'unità sindacale è data dalla firma degli accordi e finora sono stati siglati unitariamente da Fim Fiom e Uilm. Insieme perciò incontreremo tutti i soggetti interessati a dare una risposta occupazionale ai 240 lavoratori ancora in cassa integrazione, siano essi imprenditoriali o cooperativi, poiché non esistono soggetti privilegiati".