24, Novembre, 2024

Bekaert, Fiom Cgil in manifestazione a Firenze. Calosi: “L’attenzione deve restare alta”

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Striscioni sul Ponte Vecchio e sotto la sede della Prefettura, a Firenze. “La Fiom ha voluto rimettere al centro dell’attenzione pubblica la vertenza”, spiega il segretario Calosi. Il Prefetto ha ricevuto una delegazione sindacale

Fiom Cgil in manifestazione a Firenze, oggi, con i lavoratori della vertenza Bekaert: striscioni sono stati srotolati sul Ponte Vecchio e sotto la sede della Prefettura. "La nostra è stata una iniziativa per rimettere al centro dell'opinione pubblica la situazione in cui versano oggi i lavoratori della vertenza Bekaert. Dei 318 sono rimasti in 252 più l'indotto: noi abbiamo firmato due accordi in sede ministeriale, uno ad ottobre al Mise sulla reindustrializzazione e uno a dicembre al Ministero del Lavoro sulla Cigs. Da allora, più nessuna notizia".

 

"L'advisor incaricato dall'azienda non si è mai palesato e ha sempre rimandato qualsiasi tipo di incontro con le organizzazioni sindacali. Nel frattempo il Ministro Di Maio ha incontrato il Primo ministro della Bielorussia, dicendo pubblicamente che una azienda statale bielorussa è interessata all'acquisto di Bekaert: allora non si capisce se c'è questa riservatezza oppure no". 

Una delegazione sindacale è stata ricevuta anche dal Prefetto di Firenze: "Noi in questo incontro abbiamo sottolineato alcune criticità – aggiunge Calosi – prima di tutto, che i dipendenti Bekaert delegati hanno richiesto all'azienda di entrare dentro lo stabilimento per verificare cosa ancora c'è: e non abbiamo avuto risposta. Poi, il fatto che l'azienda non ha più alcun rappresentante a Figline: c'è solo una mail, il capo del personale si è licenziato, nessun riferimento per i lavoratori". 

 

E sull'incontro del 28 marzo al Ministero il segretario Fiom Cgil conclude: "Aspettiamo l'incontro al quale noi andiamo al buio, ci auguriamo che vada bene, ma abbiamo una posizione chiara come Fiom: per i 252 più i 10 dell'indotto, rimasti in vertenza, deve esserci lavoro per tutti. Chi ha deciso di chiudere è Bekaert, non i lavoratori. E ci deve essere lavoro alle stesse condizioni, non accetteremo meno diritti né condizioni economiche inferiori". 

 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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