23, Novembre, 2024

Bekaert, il consiglio comunale approva all’unanimità un documento contro i licenziamenti di massa

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Il consiglio comunale riunito in seduta ordinaria nella sala consiliare di Castelfranco di Sopra, ha analizzato la vicenda dell’azienda Bekaert di Figline

Il consiglio comunale di Castelfranco Piandiscò ha votato all' unanimità un documento contro i licenziamenti di massa decisi dalla multinazionale belga per lo stabilimento Bekaert di Figline.

Il consiglio comunale “considera la procedura di licenziamento dei 318 dipendenti, intrapresa vergognosamente dall’azienda, atto di inusitata gravità sotto ogni aspetto. Esprime la propria solidarietà e il forte coinvolgimento istituzionale, insieme ai Comuni dell’intero Valdarno, ponendosi a fianco dei lavoratori e delle lavoratrici della fabbrica con le loro famiglie e di quelli del relativo indotto produttivo che vedranno gravemente compromesse le loro condizioni di vita. Riafferma il proprio sostegno alle forze sociali, sindacali e politiche, chiamate ad una difficile azione di salvaguardia dei più elementari diritti umani e delle prerogative riaffermate dalla Costituzione della nostra “Repubblica fondata sul lavoro”.

Il consiglio comunale di Castelfranco Piandiscò "diffida con fermezza l’impresa Bekaert e la invita a ritirare immediatamente la procedura di licenziamento dei lavoratori per cessazione di attività: il Valdarno ha ed avrà ancora bisogno del contributo di una fabbrica sana e qualificata come l’attuale e di piani industriali credibili e avanzati. Chiede alla Bekaert S.P.A., qualunque siano le decisioni che vorrà prendere, di farsi carico con responsabilità della piena reindustrializzazione del sito.

"Ricorda all’impresa stessa che sta gravemente disattendendo le precise responsabilità assunte al momento dell’acquisizione dello stabilimento da Pirelli e gli impegni presi a tutela dei lavoratori del Valdarno e della stessa produzione locale. Chiede al Governo nazionale di operare con determinazione per applicare o porre in atto tutte le misure, esistenti o necessarie, atte a prevenire o affrontare operazioni di dumping industriale e forme di delocalizzazione ‘selvaggia’ come la presente. Invita Governo e Parlamento ed esercitare, nell’azione legislativa ed esecutiva, un’attenzione ulteriore a tutela delle nostre aziende rispetto a tali operazioni economiche e finanziarie".

"Conferma la propria adesione ed invita tutti i cittadini a partecipare alla manifestazione indetta per domani, venerdì 29 giugno, per esprimere la posizione forte, decisa e responsabile delle istituzioni accanto alle popolazioni dell’intero Valdarno, che non può essere derubato di questo prezioso e storico polo industriale”.

 

 

 

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