Lo sportello di Incisa rientra in un progetto nazionale promosso dalla Croce Rossa Italiana e della Mezzaluna Rossa e patrocinato, a Figline e Incisa Valdarno, dal Comune. Metterà a disposizione consulenti e mediatori in varie lingue
È stato attivato presso la Croce Rossa di Incisa, in piazza Auzzi, il primo sportello di ricongiungimento familiare: fa parte di un progetto, chiamato Restoring Family Link, promosso dal movimento internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa e patrocinato, in questo caso, dal Comune di Figline e Incisa.
Lo sportello è dedicato a coloro che, a causa di migrazioni, conflitti, calamità o altre emergenze umanitarie, hanno perso i contatti con i propri familiari e hanno quindi bisogno di aiuto. Famiglie che aiutano a rimettere insieme altre famiglie: il progetto si avvale infatti del supporto della sua rete nazionale e internazionale, ma anche dell'aiuto di cittadini stranieri presenti in Valdarno, che offrono così un aiuto prezioso anche dal punto di vista della grande varietà linguistica.
Oltre alla ricerca dei familiari, lo sportello fornirà aiuto per l'invio di messaggi; per informazione e prevenzione dalla separazione nelle situazioni di emergenza e nei luoghi più a rischio; la possibilità di fare telefonate ai propri familiari in situazioni di emergenza; facilitazione delle procedure legali di identificazione delle persone scomparse, mediando tra i familiari e le autorità competenti. Lo Sportello, inoltre, offre il supporto di interpreti e mediatori culturali per il disbrigo di pratiche oppure per richiedere e per presentare documentazioni presso enti pubblici e strutture sanitarie.
“Ogni anno – hanno spiegato i responsabili locali della Croce Rossa di Incisa – tante famiglie vengono separate a causa di conflitti, disastri o migrazioni. Queste persone soffrono terribilmente quando perdono i contatti con i propri cari, non sapendo né dove si trovano né se siano al sicuro. Con il nostro lavoro ci poniamo l’obiettivo non solo di ricercare e rimettere in contatto i membri di una stessa famiglia, ma anche di farli riunificare, di chiarire le sorti dei dispersi e promuovere la conoscenza e la collaborazione reciproca tra persone provenienti dai contesti più vari”.
“Come Amministrazione – ha commentato l’assessore alle Politiche sociali, Ottavia Meazzini – siamo particolarmente fieri di patrocinare l’apertura di questo sportello, perché l’idea è nata nell’ambito del progetto di integrazione sociale dal titolo La Comunità al centro. È durante uno degli incontri inseriti in questo percorso di ascolto e condivisione tra le varie anime della città che gli Amici del Valdarno hanno avuto modo di confrontarsi con la Croce Rossa di Incisa e hanno offerto il loro supporto linguistico e professionale per portare avanti questo nuovo servizio territoriale”.
Sia il vescovo di Fiesole, Mario Meini, sia l’imam di Firenze, Izzedin Elzir, hanno espresso il loro favore per questa iniziativa.