24, Novembre, 2024

Dietrofront sugli aumenti per il CdA di Sei Toscana, il budget massimo resta fermo a 180mila euro

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Gli aumenti previsti da una delibera dello scorso 11 settembre avevano suscitato un vespaio di polemiche. Ora lo stop: lo stesso CdA, dopo una nuova delibera dell’Assemblea dei Soci, ha deciso di non apportare alcun cambiamento ai compensi

I paventati aumenti per i compensi dei membri del Consiglio di Amministrazione di Sei Toscana non ci saranno. Dopo la delibera dell'11 settembre scorso che portava da 180mila a 300mila euro il budget massimo a disposizione dei nove componenti del CdA, oggi arriva il dietrofront, anche in seguito ad un vespaio di polemiche politiche che si è levato nei giorni scorsi. 

A farlo sapere è la stessa società che si occupa dello smaltimento dei rifiuti nelle province di Arezzo, Siena e Grosseto. "Il Cda di Sei Toscana, convocato appositamente dal Presidente, ha preso atto nella seduta odierna della delibera dell’Assemblea dei Soci dello scorso 11 settembre decidendo di non apportare alcun cambiamento all’attuale remunerazione degli incarichi percepiti dagli amministratori. Contestualmente il Cda ha ritenuto opportuno richiedere ai Soci di esprimersi attraverso una nuova delibera dell’Assemblea". 

Il budget massimo per i compensi agli amministratori resta dunque quello di 180mila euro all’anno (non 300mila come erroneamente circolato nei giorni scorsi), mentre ne sono effettivamente utilizzati 160mila. I compensi sono così strutturati: 50mila euro lordiannui per il presidente Paolini (che al momento della nomina ha rinunciato al previsto rimborso spese forfettario), 29mila euro per l’amministratore delegato Mairaghi, 36mila euro complessivi per i due vicepresidenti. Ci sono inoltre i gettoni di presenza per la partecipazione ai consigli d’amministrazione (€ 300) per ognuno dei membri del Cda fino ad un massimo di 5mila euro lordiannui ciascuno.

“Sono soddisfatto che i componenti del Consiglio abbiano sposato questa linea, rimandando ai Soci la decisione relativa ai compensi – afferma il presidente di Sei Toscana, Roberto Paolini – una scelta questa che consentirà ai Soci di confrontarsi nuovamente in sede assembleare e trovare così una nuova soluzione capace di rispondere in modo adeguato anche alle istanze pervenute in questi giorni dalla componente pubblica della Società. Sono dispiaciuto degli attacchi che ultimamente abbiamo subito, ma l’obiettivo rimane quello di lavorare duramente per garantire lo svolgimento quotidiano del servizio sul territorio, avvalendosi della professionalità e delle competenze dei mille dipendenti della Società”.  

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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