23, Dicembre, 2024

Tutto pronto per la manifestazione di protesta contro i disagi legati alla discarica

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Il corteo partirà alle 15.00 da piazza Masaccio a San Giovanni e raggiungerà piazza della Repubblica a Terranuova. Accorgimenti richiesti dalla Questura

È tutto pronto per la manifestazione organizzata dal Comitato "Le vittime di Podere Rota" per protestare contro i disagi causati dalla presenza della discarica. Hanno annunciato la propria partecipazione il sindaco di San Giovanni Maurizio Viligiardi e la Lista civica Cresce San Giovanni. L'iniziativa si terrà sabato prossimo 7 ottobre.

Andrea Battinelli, presidente del Comitato spiega le motivazioni della protesta: "Ormai è chiaro che ai disagi dovuti agli impatti ambientali (subiti da anni e anni in crescendo) non c’è soluzione, perché questi sono legati all’esistenza di un impianto posizionato troppo vicino al centro abitato.  Impianto che sta accogliendo tantissimi rifiuti da ogni dove, con punte  fino a oltre il migliaio di tonnellate al giorno di conferimento contro i 200 di media degli anni passati, e non ce la fa a non impattare nell’ambiente circostante. In Regione già nella deliberazione del 29.03.2017 dal titolo 'Modifica del Piano regionale di gestione dei rifiuti e bonifica dei siti inquinati' non viene recepito il contenuto del Piano provinciale 2013 nella parte in cui si prevede la data di chiusura dell’impianto di discarica di Podere Rota e non viene accolto il principio del raggiungimento entro il 2021 dell’autonomia di Firenze , da parte dei singoli ambiti che si dividono la responsabilità della gestione del ciclo dei rifiuti, né vengono fatti riferimenti 'ad altre soluzioni impiantistiche'o a politiche ambientali alternative".

Il Comitato chiede tra le altre cose: che "la Regione Toscana inserisca nel piano dei rifiuti regionale e in ogni documento che contempli gli impianti di Podere Rota, la formalizzazione, in via ufficiale, della chiusura del sito entro e non oltre la data prevista del 31 dicembre 2021, o prima, qualora sussista l'esaurimento dei volumi concessi con l’ultimo ampliamento, con conseguente immediato avvio della gestione post-mortem dell'impianto di smaltimento; che la Regione Toscana disponga lo svolgimento di un monitoraggio dello stato di salute della popolazione che vive intorno a “Podere Rota “ ed  una valutazione di impatto sanitario (VIS) dell'attività degli impianti e che si impegni a prevenire e risolvere, da ora fino a alla fine della gestione post-mortem dell'impianto di Casa Rota, i disagi ambientali/sanitari di varia natura presenti nel territorio e subiti dalla popolazione esasperata".

E ancora: "che tutte le amministrazioni locali del Valdarno si facciano davvero portavoce della cittadinanza nei confronti della Regione e di tutti gli enti di istanza superiore; è tempo di  una revisione della politica dei rifiuti, che preveda l'identificazione fuori dal Valdarno di un'alternativa per i rifiuti di Firenze e di altre aree metropolitane; non si può in alcun modo parlare di una sindrome di tipo "nimby" per la nostra tormentata valle, perché essa ha già dato il suo pluridecennale contributo alla sopportazione del problema, più di moltissime se non di ogni altra area della regione; ed ha ormai esaurito la sua pazienza e la sua comprensione delle esigenze e delle comodità di altre aree; la cittadinanza di ogni territorio deve capire che è tempo di imparare a farsi carico dei propri rifiuti, in primo luogo creandone meno, e in secondo luogo smettendo di scaricarli sugli altri".

 

La manifestazione si terrà sabato 7 Ottobre con partenza alle 15:00 da piazza Masaccio a San Giovanni. La prima tappa è piazza della Pace nel quartiere Oltrarno, l'ultima piazza della Repubblica a Terranuova dove si terrà il comizio. Da San Giovanni a Poggilupi i manifestanti dovranno andare in auto, in moto o in bicicletta: non è stato infatti concesso il permesso al corteo di passare a piedi davanti al casello per non intralciare la circolazione. Spiega il percorso Ugo Di Nino.

 

Una manifestazione che non intende essere accostata a nessuna bandiera. Su questo il Comitato è chiaro.

 

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