Domenica 21 maggio sarà presentato al Salone internazionale del libro che si tiene a Torino il libro fotografico di Christian Sinibaldi
“Un Orto nella Rete”, ovverosia due anni del progetto promosso da Snam a Terranuova Bracciolini e sviluppato dalla Cooperativa Sociale Onlus Betadue, con lo scopo di produrre ortaggi a chilometro zero favorendo l’inclusione lavorativa di persone socialmente svantaggiate, sono stati raccontati in un libro fotografico, quello di Christian Sinibaldi. Il volume sarà presentato al Salone internazionale dl libro di Torino.
Quasi 4 tonnellate di verdura prodotta nel 2016, di cui oltre 1.900 chilogrammi destinati alle mense scolastiche e più di 1.700 ai gruppi d’acquisto, per una produzione media di 95 kg a settimana in 9 mesi di lavorazione. Sono soltanto alcuni dei numeri del progetto "Un orto nella rete" presentato alla Cicogna nel settembre 2015.
Le immagini più belle e rappresentative dell’iniziativa, scattate dal fotografo del Guardian Christian Sinibaldi, sono state raccolte in un volume che racconta, attraverso lo storytelling di Luca Testoni, un progetto nato per sostenere, attraverso gli asset di Snam, lo sviluppo economico e sociale dei territori attraversati dalle sue infrastrutture.
"Il libro, che si inserisce nella collana Sentieri Sostenibili promossa da Snam per far conoscere l’impegno dell’azienda sul fronte della tutela ambientale e della sostenibilità, sarà presentato domenica 21 maggio al Salone Internazionale del Libro di Torino in occasione del lancio dell’iniziativa “Letti di Notte”, organizzata dall’associazione Letteratura Rinnovabile".
"La presentazione, a margine della quale verrà organizzata anche una degustazione dei prodotti dell’orto, offrirà l’occasione per illustrare il progetto a valore condiviso lanciato nel 2015, quando Snam ha concesso in comodato d’uso gratuito a Betadue quattro ettari di terreno coltivabile confinante con l’impianto di compressione del gas di Terranuova Bracciolini, assicurando anche la fornitura d’acqua per l’irrigazione e l’elettricità per il funzionamento dei macchinari. I prodotti vengono utilizzati per alimentare un network di ristorazione a chilometro zero composto dalle mense delle scuole, degli asili e dei refettori del territorio".