22, Luglio, 2024

Direttiva Bolkestein, Assidea: “Contenti dei risultati in consiglio regionale. Apriamo un tavolo di confronto”

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L’associazione nata nel mese di maggio proprio per protestare contro la direttiva europea e tutelare gli ambulanti è soddisfatta della mozione del Pd approvata. A settembre un convegno in Regione. Valentina Vadi: “Tanti operatori del nostro territorio ci hanno chiesto di intervenire, con questa mozione ci mettiamo dalla loro parte”

Dopo l'approvazione in consiglio regionale della mozione del gruppo Pd sulla direttiva Bolkestein e sulla richiesta di estromissione degli ambulanti interviene il presidente di Assidea, l'associazione nata il 9 maggio proprio per protestare contro la decisione dell'Italia di estendere la direttiva anche al commercio su area pubblica.

"Siamo contenti dell'approvazione del documento del Pd da noi sollecitato – dichiara Alessio Pestelli – Adesso auspichiamo un tavolo di confronto con le associazioni di categoria Fiva Confcommercio e Anva Confesercenti che fino ad oggi si sono dimostrate favorevoli alla Bolkestein firmando, nel 2013, insieme a Regione e Anci Toscana il protocollo d'intesa sull'applicazione della direttiva europea al commercio ambulante. Le due associazioni hanno anche sponsorizzato Office point per l'applicazione dei bandi".

Alessio Pestelli, presidente di Assidea, poi, annuncia: "Il 5 settembre organizzeremo in Regione il convegno "L'estromissione degli ambulanti dalla direttiva Bolkestein". Parteciperanno i parlamentari di ogni estrazione politica. Saranno invitati anche il sindaco di Firenze Dario Nardella e l'assessore Bettarini e le associazioni di categoria".

Adesso è attesa la risposta e la decisione del Governo alla presa di posizione della Regione Toscana che va ad aggiungersi a quelle di Piemonte, Lombardia, Veneto, Lazio e Puglia.

Valentina Vadi, consigliera Pd, torna a precisare: "Con la mozione, presentata dal gruppo Pd, approvata ieri in Aula a maggioranza chiediamo alla Giunta regionale e al Governo di attuare azioni concrete affinché gli operatori ambulanti siano esclusi dalla normativa Bolkestein. Una necessità che ci è stata più volte manifestata da realtà fortemente radicate nel nostro territorio, alle quali abbiamo voluto dare non solo un segnale di solidarietà ma una risposta effettiva chiedendo a Regione e Governo d’intervenire. Ognuno dovrà fare la propria parte al fine di raggiungere un obiettivo espressamente richiestoci dalle nostre comunità”.

“Sollecitiamo la Giunta a verificare presso i Comuni lo stato d'attuazione della legge regionale in materia di commercio su aree pubbliche e di riferirne i risultati in Consiglio, così da esaminare al meglio l’effettiva attuazione nelle diverse realtà territoriali – continua Vadi – Al Governo chiediamo di regolamentare con una legge nazionale e di attivarsi a livello comunitario al fine di escludere l’ambito del commercio ambulante dall’applicazione della direttiva Bolkestein".

"In Toscana, secondo i dati dell’Osservatorio sul Commercio del 2015, ci sono 14.015 attività di commercio su aree pubbliche, 650 mercati, tra giornalieri e settimanali, oltre a 1729 fiere. Dunque un comparto significativo del nostro tessuto economico che dobbiamo saper salvaguardare e incentivare. La Regione Toscana già nel 2011  era intervenuta con una propria legge per escludere il commercio ambulante dall'ambito di applicazione della c.d. direttiva Bolkestein, ma essa fu dichiarata incostituzionale dalla Consulta. Successivamente abbiamo recepito, con una nuova normativa, quanto previsto dalla direttiva Ue e dalla Conferenza Stato-Regioni nell'impresa del luglio 2012. Con questa mozione non solo rafforziamo il percorso nella stessa direzione ma chiediamo che siano messe in campo ulteriori provvedimenti mirati in difesa di un comparto che non possiamo permettere venga penalizzato dalle regole della Bolkestein”.

 

 

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