Valentina Vadi: “Sono soddisfatta perché il consiglio regionale votando questa mozione ha preso un impegno forte dalla parte degli ambulanti”
Sulla questione Bolkestein, la direttiva europea recepita dall'Italia ed estesa anche agli ambulanti, interviene il consiglio regionale approvando la mozione del Pd che impegna il governo ad estromettere il commercio su area pubblica. Soddisfatta Assidea, l'associazione nata nel maggio scorso proprio per perorare i diritti dei commercianti su area pubblica. Valentina Vadi: “Impegno forte dalla parte degli ambulanti”
"La giunta regionale dovrà monitorare e riferire in consiglio lo stato di attuazione, da parte dei Comuni, della normazione regionale in materia di commercio ambulante e del rispetto degli indirizzi contenuti nell’Intesa in Conferenza unificata del 5 luglio 2012 e dal Protocollo di Intesa dell’11 ottobre 2013 sottoscritto da Regione Toscana ANVA Confesercenti Toscana, FIVA Confcommercio Toscana e ANCI Toscana, sull’applicazione della Direttiva Bolkestein al commercio ambulante".
Il punto importante del documento per gli ambulanti, però, è in maniera particolare questo: "La giunta toscana dovrà intervenire presso il governo nazionale affinché emani al più presto una modifica al decreto legislativo 59/2010 volta ad escludere il commercio ambulante dalla direttiva 2006/123/CE attivandosi, parimenti, anche in sede comunitaria ai fini del raggiungimento di tale obiettivo".
La mozione, approvata a maggioranza, è stata illustrata dal primo firmatario Marco Niccolai, che ha riassunto la vicenda dell’applicazione della direttiva Bolkestein nell’ambito del commercio ambulante.
"Manteniamo un impegno preso – ha detto Niccolai – cioè quello di tornare a investire il consiglio di un’iniziativa su questo tema così importante per il settore del commercio ambulante. La Regione Toscana nel 2011 – ha ricordato il consigliere Pd – era intervenuta con una propria legge per escludere il commercio ambulante dall'ambito di applicazione della c.d. direttiva Bolkestein, ma essa fu dichiarata incostituzionale dalla Consulta. Successivamente, quindi, abbiamo recepito, con una nuova legge, quanto previsto dalla direttiva Ue e dalla Conferenza Stato-Regioni nell'impresa del luglio 2012. Ora, con questa nostra mozione, vogliamo perseguire due obiettivi: in primo luogo la giunta regionale dovrà riferire al Consiglio sullo stato di attuazione delle norme regionali esistenti in materia di concessioni di commercio ambulante da parte dei Comuni in Toscana, per comprenderne l'effettiva attuazione. In secondo luogo, con un chiaro significato politico, la mozione chiede al governo nazionale di intervenire, sia con una legge nazionale sia con l'azione a livello comunitario, al fine di escludere l’ambito del commercio ambulante dall’applicazione della direttiva Bolkestein. Sono due impegni importanti, che condividiamo con altre Regioni che hanno fatto la nostra richiesta, ed è quanto possiamo fare adesso concretamente a livello regionale. Gli slogan li lasciamo ad altri, noi vogliamo porre in essere azioni concrete come queste", ha concluso Niccolai.
"Sono soddisfatta perché il Consiglio regionale votando questa mozione ha preso un impegno forte dalla parte degli ambulanti: intervenire presso il governo per escludere il commercio ambulante dalla direttiva Bolkestein e fare altrettanto in sede comunitaria. Questo è per noi un obiettivo importante, una scelta significativa a favore delle legittime richieste del commercio ambulante", ha commentato Valentina Vadi, consigliera regionale Pd, tra i firmatari della mozione.