La giuria composta da Marco Martani, Giulio Scarpati e Boris Sollazzo, dopo aver visionato le 27 opere ammesse al concorso, ha attribuito i riconoscimenti. I premi
"Bellissima" di Alessandro Capitani ha vinto la 34° edizione di Valdarno Cinema Fedic. La giuria composta da Marco Martani, Giulio Scarpati e Boris Sollazzo, dopo aver visionato le 27 opere ammesse al Concorso, ha deciso i riconoscimenti. Il premio assoluto intitolato a Marino Borgogni va all'opera che ha vinto il David di Donatello 2016 per il miglior cortometraggio. La motivazione: "Per il rigore e la fluidità della scrittura unita a una capacità di narrazione per immagini, essenziale ma efficace, gestita perfettamente nei ritmi, nei movimenti di macchina e nella valorizzazione degli attori".
Il premio “Adriano Asti” al miglior lungometraggio a "Il segno del capro", di Fabiana Antonioli. Motivazione: "In un mondo che ha perso la memoria storica ed emotiva dei suoi eroi e degli ultimi, quest’opera conduce lo spettatore in un percorso dimenticato ma fondamentale di lotta esistenziale e politica".
Il premio "Amedeo Fabbri" al miglior cortometraggio a "La macchina americana" di Alessandro Spada. Motivazione: "La semplicità della struttura narrativa unita a un soggetto originale porta lo spettatore in un bel romanzo di formazione arricchito da un cast di altissimo livello espressivo.
Il premio "Luciano Becattini" per il miglior documentario a "Mare nostro" di Andrea Caldarola Gadaleta. Motivazione: "Un ipnotico viaggio che attraverso regia, fotografia e montaggio mai banali, restituisce a chi guarda un universo realistico e poetico, attraverso la vita, il lavoro e l’esperienza di pescatori allo stesso tempo testimoni e protagonisti di un mare che non è più nostro".
La giuria ha inoltre stabilito di assegnare i seguenti Gigli Fiorentini d’Argento:
A Giusy Lodi, di Bellissima, per la migliore interpretazione femminile: "In soli 10 minuti con talento e misura riesce a modulare la sua espressività su una vasta gamma di registri differenti facendoci conoscere Veronica e permettendo a tutti noi di perdere la testa per lei".
A Emanuele Vicorito, di Bellissima, per la migliore interpretazione maschile: "Per la naturalezza nel dar vita a un personaggio cialtrone e feroce, un guappo che non diventa mai stereotipo e che con pochi gesti sa essere un perfetto Romeo di strada".
Al film "Oro viola" di Franco Fais: "Per l’armoniosa fusione di immagine e suono in una narrazione naturale, nel senso più ampio del termine. E che diventa per lo spettatore un’originale esperienza sensoriale".
Premio Fedic per il miglior film prodotto da un autore Fedic a "SK – Sonderkommando" di Nicole Ragone: "Per il coraggio di una visione diversa e dolorosa della quotidianità e della banalità del male. Attraverso una regia sapiente indaga negli occhi e nell’abisso dei condannati all’orrore".
Premio Banca del Valdarno per l'opera che meglio evidenzi i valori della cooperazione e della solidarietà al film "La notte non fa più paura" di Marco Cassini. "Il regista dà vita ad un racconto impietoso di chi non può essere che una vittima: nella vita, della precarietà di una generazione; nella morte, di un terremoto che come sempre colpisce i più deboli e indifesi. L’autore non si accontenta di mostrare la crudeltà del destino degli ultimi, ma preferisce guardare alla solidarietà e la speranza".
Premio Anpi all'Opera che meglio interpreti e rappresenti i valori storici e ideali dai quali è nata la Costituzione della Repubblica Italiana al film "Il sarto dei tedeschi" di Antonio Losito.
Premio "Franco Basaglia al film che meglio rappresenti le tematiche della salute mentale nel nostro presente in Italia e nel mondo a "Incontri al mercato" di Dario Albertini.
"Abbiamo voluto premiare un film che ci porta dentro vite forse marginali socialmente ma non per questo meno important e attraenti. Le immagini, che da subito scelgono di stare dentro le persone, non cronaca ma storie vive, così diverse dalla televisione che snocciola notizie lontane come pianeti inospitali, mostrano il trascorrere del tempo nelle vite di tre persone che attraverso il ricordo del loro passato mantengono vivi sogni e desideri di cui nutrono il loro presente e vivendo, nei fatti, costruiscono il loro futuro. La simpatia e il fascino di questi visi, la bella faccia di loser di Frankino e le emozioni di Maria Luisa nel suo solitario ballo l'ultimo giorno dell'anno ci hanno conquistato".
Il premio Giuria Giovani di Valdarno Cinema Fedic 2016 è stato attribuito all'opera "Al di là del risultato" di Emanuele Gaetano Forte. Motivazione: “Per i contenuti e le tematiche legate all'attualità della nostra generazione, raccontati con grande freschezza e capacità narrativa, per la spontaneità avvincente nella regia e nell'interpretazione e messa in scena finale”.