Sabato la mobilitazione nazionale, con un evento anche a San Giovanni, organizzato dal gruppo #ValdarnoNoSlot. L’associazione Libera coglie l’occasione per chiedere che si torni a lavorare su provvedimenti concreti: regolamento valdarnese anti-slot e apertura di un tavolo di confronto
Ci sarà anche Libera Valdarno all'iniziativa organizzata sabato, a San Giovanni, in occasione della mobilitazione nazionale promossa dal movimento SlotMob. A curare l'iniziativa valdarnese è stato il gruppo #ValdarnoNoSLot, l'appuntamento è dalle ore 16 nella sala lettura del Caffè Letterario Pasticceria Semplici in Corso Italia a San Giovanni.
Ed è proprio in occasione di questa campagna nazionale che Libera torna a chiedere ai comuni di lavorare nel concreto, per dare seguito agli impegni assunti nei mesi scorsi approvando, in tutti i consigli comunali del Valdarno, un documento che punta ad arginare la diffusione delle slot, contrastare il fenomeno del gioco d'azzardo, incrementare le politiche di prevenzione e investire nelle cure delle ludopatie.
Il fenomeno del gioco d'azzardo colpisce duro, anche in Valdarno. Lo dimostrano i numeri: nel 2015 i valdarnesi si sono giocato 140 milioni di euro, più della metà solo in slot machines e videolottery. "Non è più possibile – commenta Libera – aspettare solo decisioni dall’alto, ma occorre anche partire dal basso, dai singoli territori e dalle amministrazioni comunali per dare un messaggio forte di contrasto a questo fenomeno".
Il gruppo #ValdarnoNoSlot è nato proprio per questo, riunisce consiglieri comunali di più schieramenti politici, assessori, sindaci, esponenti della società civile. "Un movimento – aggiunge Libera Valdarno – che deve essere valorizzato anche da parte delle singole amministrazioni comunali. Se il documento approvato tra dicembre 2015 e gennaio 2016 dai Consigli comunali di tutti i comuni del Valdarno aretino e fiorentino (nella stragrande maggioranza dei casi all’unanimità) è stato un primo passo, da quel momento da parte delle singole amministrazioni c’è stato silenzio".
Un silenzio che Libera Valdarno cerca di rompere, chiedendo agli amministratori di tradurre in atti concreti quegli impegni assunti. "A dicembre abbiamo scritto a tutti, muovendo alcune precise proposte, tra cui la necessità di arrivare alla stesura di un regolamento che affrontasse il problema in modo unitario nella vallata. Nessuno ha risposto o si è fatto promotore di alcuna iniziativa, se non il Comitato No Slot. Ora è il momento che le singole amministrazioni comunali, attraverso la Conferenza dei Sindaci nel Valdarno aretino e con i colleghi del Valdarno fiorentino, diano mandato al Comitato stesso per aprire un tavolo di confronto con le associazioni di categoria, il Sert dei due territori e le associazioni che operano in questo settore".
L'obiettivo è di arrivare, nel più breve tempo possibile, a redigere una bozza di regolamento su questi temi, magari con l’aiuto di persone e associazioni che operano da tempo su queste tematiche. "Questa è la nostra idea che rendiamo pubblica, che presenteremo durante lo SlotMob di sabato e che credo Sindaci e Consigli comunali dovrebbero raccogliere da subito, per poter arrivare entro la fine del 2016 alla stesura di un regolamento unitario ed iniziare una campagna di informazione e di sensibilizzazione di contrasto al gioco d’azzardo in tutto il territorio".
"Le oltre 150 persone che nel Valdarno aretino e fiorentino sono già seguite dal Sert, le migliaia di persone che giocano ogni giorno, i giovani che devono essere educati a un uso consapevole del denaro, il rischio di indebitamento che coinvolge tante famiglie, non possono più aspettare e non si possono solo attendere risposte a livello nazionale o regionale", conclude Libera.