Clima ancora tesissimo a Montevarchi dopo l’esito delle primarie di centrosinistra. Il coordinatore provinciale di Forza Italia D’Ettore, intervistato, racconta di aver avuto un incontro a dicembre con i Democratici e Progressisti. Il sindaco uscente rincara le sue accuse: “Le primarie sono state come un golpe strisciante”
È un vero e proprio terremoto politico quello che, a Montevarchi, sta scuotendo la coalizione di centrosinitra, appena uscita da primarie il cui esito, tutt'altro che scontato, ha trasformato strappi interni in lacerazioni evidenti. E le scosse di assestamento, destinate a farsi sentire ancora, potrebbero portare con sé conseguenze politiche anche importanti.
La vittoria di Ricci, per soli sette voti di scarto, è stata seguita a due giorni di distanza da una durissima uscita del sindaco uscente, Francesco Maria Grasso: che ha rivolto la sua ira nei confronti del Partito democratico, delle sue correnti interne, del segretario regionale Parrini. Lui ha risposto, al sindaco: "Grazie per quanto hai fatto, l'esito delle primarie va comunque rispettato". E anche il Pd di Montevarchi, sul proprio sito, ha pubblicato due righe in cui "invita i suoi iscritti a partecipare alla compilazione della lista del PD, da presentare alle elezioni del 5 giugno 2016, con le altre forze del Centro Sinistra a sostegno del candidato vincente Paolo Ricci" e "conferma la sua stima nei confronti dell'attuale Sindaco Francesco Maria Grasso e lo ringrazia per il lavoro svolto e l'attuale impegno di direzione a Palazzo Varchi".
Non è bastato a placare la polemica. Che è stata resa ancora più aspra dalle dichiarazioni di Felice Maurizio D'Ettore, coordinatore provinciale di Forza Italia, che oggi spiega: "Quello che ho raccontato è la pura verità. Prima di Natale 2015, infatti, siamo stati invitati dai Democratici e Progressisti, gruppo che in quel momento era di opposizione, ad un confronto in vista delle amministrative. Siamo andati io, il coordinatore comunale Salvi, e il consigliere Bindi. Dall'altra parte c'era Caciulli con i consiglieri dei Democratici e Progressisti".
"L'incontro è servito a capire se ci fosse la possibilità di lavorare ad un eventuale raggruppamento per opporsi politicamente al sistema di governo della giunta Grasso, a maggioranza Pd. In quel momento, sia loro che noi eravamo all'opposizione. Rispondemmo che avremmo dovuto sentire le altre forze politiche con cui stavamo lavorando. Noi stavamo costituendo una coalizione civica di centrodestra, e loro dovevano chiarire la loro posizione, cosa che non fecero. Da quel momento non ci sono stati altri incontri, ma solo dei contatti locali. Noi nutrivamo delle perplessità, loro poi hanno preso tutta un'altra strada, quella di formare una coalizione proprio con il Pd", ricorda D'Ettore. Che aggiunge: "Questo credo si possa considerare una palese contraddizione del gruppo di Caciulli, ma non è cosa che ci riguardi. Noi abbiamo portato avanti il nostro progetto di centrodestra e di opposizione al malgoverno che non è imputabile soltanto al sindaco uscente, ma ovviamente a tutta la sua giunta e alla sua maggioranza".
I Democratici e Progressisti per ora non replicano. Ma sono queste parole a rendere, oggi, più dura la posizione di Grasso. Che in una nota afferma: "Allora a dicembre, mentre i Democratici e Progressisti trattavano con il Pd il percorso delle primarie, proponevano una possibile alleanza di governo con il centrodestra per liquidare il Pd, il suo Sindaco, la sua giunta ed i suoi consiglieri. Dopo il tradimento, anche il commercio degli ideali e dei valori dei cittadini che si riconoscono nel centrosinistra. Mi sembra di capire che unico interesse di questi signori è solo il potere".
"È giunto il momento di impegnarsi affinchè venga impedita la mortificazione degli ideali del popolo che crede nel progetto ulivista e nel Pd come una casa per tutti, trasparente e coerente nei suoi valori. Non ci sono parole per spiegare l’amarezza di chi ha creduto e crede ancora come il sottoscritto in un centrosinistra inclusivo e sociale. Oggi più di ieri è ferma la convinzione che 5 anni fa non avevamo sbagliato nell’individuare quali fossero i confini del centrosinistra a Montevarchi, i fatti e le dichiarazioni di D’Ettore lo confermano. Le primarie non sono state momento di partecipazione e confronto ma gioco al massacro contro il Sindaco che non concede favori, che governa un Pd avulso e estraneo ai giochi di potere".
Grasso definice le primarie "un golpe strisciante da parte di individui a cui non interessa governare i problemi di una città ma esercitare il potere ad ogni costo sopra ogni valore". Poi si rivolge ai vertici del Pd: "E' mio dovere chiedere al Segretario Pd di Montevarchi ed ai membri dell’assemblea, al Segretario Provinciale ed al Segretario Regionale del Pd se non sia il caso di prendere le distanze da questi mercenari della politica che non hanno niente in comune con i veri valori di tutti i componenti della comunità del partito democratico. Rilevo che ad oggi Paolo Ricci ha nominato Vincenzo Caciulli come colui che dovrebbe coordinare la preparazione delle liste ed il coordinamento con il Pd. Siamo all’assurdo: chi tramava a favore del centrodestra in nome dei Democratici e Progressisti e pertanto anche a nome di Paolo Ricci, ora dovrebbe coordinare il Pd. Se il partito ed i suoi dirigenti hanno ancora un minimo di dignità politica dovrebbero battere un colpo. In caso contrario ci penseranno i cittadini di Montevarchi".