Il gruppo di opposizione Sentire Comune a Castelfranco Piandiscò esprime preoccupazione per il progetto relativo all’area ex Pratigliolmi alle porte di Faella, all’indomani dell’approvazione dell’osservazione avvenuta all’ultimo Consiglio comunale. “Con l’approvazione dell’osservazione presentata dalla nuova proprietà della Pratigliolmi durante l’ultimo consiglio, l’Amministrazione ha dato il via libera alla possibile costruzione di un capannone di dimensioni spropositate alle porte di Faella, un vero e proprio ‘ecomostro’ che deturperà il nostro paesaggio”, scrive Sentire Comune, che ha elaborato anche alcuni prospetti ipotetici che simulano una possibile realizzazione delle previsioni di sviluppo (in alto e qui sotto).
“Questo edificio, con i suoi 15 metri di altezza e un volume equivalente all’intera area residenziale e industriale di Faella, si parla di 660.000 metri cubi pari a 2.200 abitazioni, non rappresenta un’opportunità di sviluppo economico per la nostra comunità. Si tratta di un semplice capannone di logistica, quattro volte più grande del capannone Bartolini vicino all’autostrada e cinque metri più alto di qualsiasi altra struttura industriale presente sul nostro territorio. I posti di lavoro saranno limitati, trattandosi di strutture ad elevata automazione”, aggiunge Sentire Comune.
“L’impatto di questa costruzione – continuano i consiglieri di opposizione – sarà devastante dal punto di vista visivo, con il capannone che dominerà il paesaggio, oscurando la vista e svalutando le proprietà limitrofe; dal punto di vista ambientale, perché l’aumento del traffico genererà inquinamento e disagio per i residenti; per lo sviluppo futuro, visto che l’area della ex Fornace Pratigliolmi, cruciale per il futuro sviluppo industriale del nostro comune, sarà irrimediabilmente compromessa”.
“L’Amministrazione, nel suo entusiasmo per i potenziali introiti derivanti dagli oneri di urbanizzazione, che gli permetterebbero di realizzare la rotonda, ha completamente ignorato l’interesse dei cittadini di Faella”, accusa il gruppo di opposizione. “Chiediamo con forza all’Amministrazione di riconsiderare questa decisione scellerata, pur capendo che è necessario il riutilizzo dell’area. È fondamentale, in particolare, ridurre l’altezza massima consentita a 10 metri; impedire qualsiasi futuro ampliamento, la superficie attuale del capannone lo porta già ad essere tra i capannoni più grandi a livello regionale; privilegiare l’uso industriale dell’area, garantendo così un più alto numero di assunzioni”.
“È inaccettabile – conclude Sentire Comune – ipotecare il futuro dell’area industriale più promettente del nostro territorio per un pugno di oneri di urbanizzazione e qualche opera di viabilità, che peraltro sarà solo a vantaggio dell’area stessa, ignorando completamente le esigenze e i diritti dei cittadini di Faella e di tutto il territorio di Castelfranco Piandiscò. Restiamo anche basiti del silenzio dei consiglieri di maggioranza, che senza batter ciglio, anzi plaudendo all’operazione, non si stanno rendendo conto di quanto quest’opera danneggerà la località di Faella e il suo possibile sviluppo industriale e residenziale. Ci domandiamo chi possa essere interessato poi a comprare una casa in una località la cui vista sarà verso un ecomostro o il cui traffico sarà simile ad un casello autostradale? Invitiamo i cittadini a soffermarsi vicino alla fabbrica ed immaginarsi il nuovo capannone, concorderanno certamente con noi che non può essere questa la soluzione per l’ex fornace”.
Tutte le immagini di questo articolo sono elaborazioni grafiche realizzate da Sentire Comune