23, Dicembre, 2024

Personaggi, storie, vittorie: dieci momenti di sport per ricordare il 2015

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Fine anno, tempo di bilanci. Ecco dieci motivi per ricordare il 2015 dello sport valdarnese, fra titoli italiani ed europei, competizioni mondiali, finali nazionali, vecchie glorie e nuove speranze

Nonostante una crisi che ancora soffoca lo sport dilettantistico, impianti mediamente vecchi e l’arte di arrangiarsi che, per forza di cose, la fa da padrona, a guardarsi indietro si scopre che anche nel 2015 non mancano buoni (a volte ottimi) motivi per ricordare l’ultima annata sportiva del Valdarno. Come ogni anno (qui i precedenti: 2011, 2012, 2013 e 2014) ne abbiamo scelti dieci: personaggi, storie e vittorie per raccontare il 2015 dello sport valdarnese.

MAURIZIO SARRI, L'ANTIDIVO DELLA SERIE A

Maurizio Sarri è uno dei personaggi sportivi dell’anno. Non solo e non tanto per il Valdarno, ma per l’Italia intera. Prima panchina in Serie A a 55 anni alla guida di quell’Empoli che aveva riportato nella massima categoria. Una comoda salvezza giocando il miglior calcio del campionato e poi la chiamata del Napoli, l’esordio in Europa e la lotta per lo Scudetto, ancora apertissima. Il 2015 ha consacrato il tecnico di Figline Valdarno come uno dei migliori tecnici d’Italia e anche – perché no? – del mondo. Schietto, a volte persino austero, sempre pronto a folgorarti con una battuta, il suo carattere ruvido incarna nel migliore dei modi certi tratti della sua gente, dei valdarnesi. In un calcio sommerso dalla retorica più stucchevole e in evidente debito di personalità genuine, Maurizio Sarri ci ha messo poco a diventare un personaggio, forse suo malgrado. Niente di nuovo da queste parti: i suoi modi sono gli stessi di quando, allora da dopolavorista, allenava la Faellese, delle tre stagioni al Cavriglia portato in Eccellenza, dei due anni alla guida della Sangiovannese con la quale conquistò la C1. Per lui è stato un anno perfetto. Eppure tutto lascia presagire che il 2016, per Maurizio Sarri, possa essere ancora migliore.

LARA MORI, GINNASTA MONDIALE

In tutte le liste di fine anno, da cinque anni, il suo nome non è mai mancato. Lara Mori è oggi la sportiva più forte del Valdarno e nel 2015 non ha fatto che confermarlo. Quarto campionato di Serie A1 con la Giglio Montevarchi (che quest’anno ha ottenuto il suo miglior piazzamento di sempre guadagnandosi per la prima volta la qualificazione alla Golden League) e primo podio di squadra conquistato niente meno che al Forum di Assago. Poi il brutto infortunio davanti al pubblico di casa, nella tappa di Firenze, che ha rischiato di compromettere il resto della sua annata. Ma Lara Mori non è una che si arrende. Ha recuperato in tempi record, ha lavorato duro tutta l’estate e convinto il commissario tecnico Enrico Casella a inserirla tra le pre-convocate azzurre per il Mondiale. Ha continuato a sudare in palestra, si è presentata al meglio della forma alle gare di preparazione e si è guadagnata il posto in squadra. Come un anno fa è partita da riserva e come un anno fa ha fatto cambiare idea in fretta allo staff della Nazionale che in pochi giorni ha deciso di affidarle una maglia – o, per meglio dire, un body – da titolare. Il suo secondo Mondiale consecutivo ha portato la qualificazione diretta dell’Italia alle Olimpiadi di Rio 2016, obiettivo dichiarato e centrato al primo tentativo. Lara Mori è una mini celebrità dalle nostre parti. Proprio in questo periodo del 2014 veniva eletta valdarnese dell’anno dai lettori di Valdarnopost che a centinaia l’hanno seguita a distanza nella sua avventura mondiale. È sulla breccia da così tanto tempo che, anche e soprattutto per la sua tempra, si fa fatica a ricordare che si tratta pur sempre di una 17enne. Per lei un solo augurio: che l’anno della sua maggiore età coincida con la massima maturità agonistica a cui un atleta possa ambire, le Olimpiadi. E che possa portare con sé un po’ di Valdarno a Rio.

MARCO MADDII SUL TETTO D'EUROPA

Per vincere, il talento da solo non basta. Ci vogliono dedizione, costanza, preparazione e anche un bel po’ di buona sorte. Un infortunio, una caduta e bisogna trovare la forza di rialzarsi, di reinventarsi e tornare a vincere. È così, reinventandosi, che Marco Maddii ha conquistato il suo secondo titolo europeo a 27 anni: il pilota levanese ha vinto il campionato continentale di Emx300, categoria abbracciata nel 2014 per aprire una nuova fase della sua carriera. Scelta quanto mai azzeccata per il figlio d’arte di Corrado Maddii, già detentore di 12 titoli italiani, che ha gestito con pazienza e tattica le sei tappe del campionato europeo. E, pochi giorni dopo il successo di Lommel, in Belgio, che l’ha fatto salire sul tetto più alto d’Europa, ha coronato un altro suo sogno sposandosi con Sara.

IL BRONZO OLIMPICO DI SOFIA FUGAZZOTTO

C’è poi un bronzo che vale più di mille ori: quello di Sofia Fugazzotto, studentessa sangiovannese che pochi giorni dopo l’esame di maturità è decollata verso Los Angeles, sede degli Special Olympics, i Giochi Olimpici per atleti con disabilità intellettiva. Con la maglia azzurra della Nazionale di pallavolo unificata ha continuato a fare quello che
da anni le riesce più naturale anche con gli Spiders, la squadra sportiva di Special Olympics nata in Valdarno: vincere. Vincere grazie all’impegno, al rispetto e sempre col sorriso. Così Sofia Fugazzotto ha conquistato i lettori di Valdarnopost che l’hanno appena eletta “Valdarnese dell’anno 2015”.

IL TRICOLORE DELL'OLIMPIA VALDARNESE

Mai, in 28 anni di edizioni, aveva vinto una squadra toscana. Nessuno sembrava in grado di insidiare il dominio dei bergamaschi del Villongo, vincitori delle ultime quattro edizioni consecutive e mai scesi sotto al secondo posto dal 2008. L’impresa è riuscita ai ragazzi dell’Olimpia Valdarnese di Montevarchi, che ribaltando ogni pronostico hanno vinto il Meeting Nazionale Giovanissimi di ciclismo, lo scudetto della categoria. Che fossero i più forti della Toscana si sapeva, e le prove regionali lo avevano confermato. Che volessero puntare al podio, per replicare almeno il terzo posto dell’anno scorso, era giusto aspettarselo. Ma per il titolo nazionale servivano tre giorni di gare perfette. I montevarchini non si sono fatti intimidire: hanno vinto le prove del venerdì, hanno difeso il primato il sabato e si sono presi il tricolore nell’ultima giornata. Con i pluricampioni in carica che, per quest’anno, si sono dovuti accontentare del secondo posto.

FRANCESCO DELLA LUNGA, IL PIÙ VELOCE D'ITALIA

Quello dei Giovanissimi dell’Olimpia non è l’unico successo del ciclismo valdarnese. Per una squadra campione in strada, c'è un ragazzo che vince su pista: Francesco Della Lunga è il nuovo Campione italiano di velocità per la categoria esordienti. Il giovane del Pedale Toscano Ponticino ha superato uno a uno gli avversari incontrati nella fase finale del torneo disputato a Dalmine, nel bergamasco, fino a raggiungere la finale contro il parmense Alessio Pinazzi della Sc Torrile, suo avversario storico. Prima prova dominata dal giovane del Pedale Toscano, nella seconda Pinazzi sembrava poter pareggiare i conti ma Della Lunga è riuscito a bruciarlo negli ultimi 50 metri coronando la sua rimonta vincente. Il tricolore e tante altre vittorie su strada (una su tutte, la Coppa di Sera a Borgo valsugana) nella stagione di Della Lunga che ora sembra pronto a diventare il volto nuovo del nostro ciclismo.

CAMPIONI CRESCIUTI IN RIVA ALL'ARNO

C’è un altro sport in cui il Valdarno eccelle, forse senza nemmeno saperlo: la pesca sportiva. Solo nel 2015 sono arrivati in valle un argento mondiale e un titolo italiano, per citare i due risultati più illustri. Il primo grazie ad Alessandro Lorenzini, 14enne di Terranuova che con la Nazionale Under 14 ha conquistato il secondo posto ai Mondiali giovanili di pesca al colpo di Smederevo, in Serbia. Il secondo grazie alla Nps Terranuovese Colmic, nuova squadra campione d’Italia di pesca a box dopo un torneo a tappe chiuso con un secondo posto e cinque successi. L’ultimo, quello decisivo, conquistato sul canale Cavo Lama di Novi, nel modenese.

AURORA MONTEVARCHI, ANDATA E RITORNO IN SERIE A1

Il 2014 fu un anno da dimenticare. Infortuni, assenza forzate, condizioni mai al top e tutto si concluse con un’amara retrocessione. All’Aurora Montevarchi sapevano però che si trattava solo di una sfortunatissima concatenazione di eventi ed erano pronti a dimostrarlo. Come? A suon di vittorie, per tornare di nuovo tra le grandi della ginnastica italiana. Detto e fatto, la squadra montevarchina ha conquistato al primo colpo la (ri)promozione in Serie A1, chiudendo al secondo posto il campionato di A2. Tanto sacrificio finalmente ripagato in un anno in cui tutto ha funzionato alla perfezione. Per il tecnico Marco Marchetti e i suoi ragazzi però si tratta solo di un punto di partenza. A febbraio si ricomincia tra le 12 grandi d’Italia.

TRE VALDARNESI TRA LE BIG DEL PARQUET

In certe discipline pensare di vincere a livello nazionale è pura utopia. Troppo profondo il gap con grandi centri e capoluoghi per forze in campo, budget e bacino. Con un lavoro di programmazione ben impostato può però capitare di trovarsi a lottare per lo stesso obiettivo delle “grandi”, almeno per qualche giorno. Sono ben tre le squadre valdarnesi di basket che nel 2015 hanno disputato una finale nazionale di categoria, un tris che non si ricorda a memoria d’uomo: la Fides Montevarchi arrivata tra le prime otto d’Italia nel campionato Under 19 Elite, il Terranuova Basket fermato solo agli ottavi di finale del campionato Under 14 e la Polisportiva Galli arrivata fino alla semifinale nazionale del torneo Under 15 femminile. A livello senior la pallacanestro valdarnese sta vivendo il momento più basso degli ultimi 20 anni abbondanti. Sotto, però, ci sono vivai in fermento che continuano a produrre giocatori nonostante la scarsità di risorse e i problemi infrastrutturali. Speriamo sia di buon auspicio.

MONTEVARCHI, RINASCITA COMPLETA

Vincere è difficile, confermarsi ancora di più. È una delle frasi fatte più ripetute nello sport ma c’è molto di vero. E allora figuriamoci quanto è dura centrare un tris. Lo ha fatto l’Aquila Montevarchi che nel 2015 ha conquistato la sua terza promozione consecutiva tornando in Eccellenza, massima categoria regionale, lo stesso torneo frequentato nel 2011 prima del fallimento e della ricostruzione. Da allora il nuovo corso è stato fondato su basi locali e su forti investimenti nel settore giovanile. Una scelta che ha pagato: l’Aquila ha centrato un tris nel tris, vincendo anche i campionati Juniores e Giovanissimi B provinciali, oltre al successo della prima squadra. Il cammino non finisce qui perché la Serie D resta l’obiettivo malgrado qualche difficoltà di classifica. Ad avercene. Sembrano lontani un secolo i tempi dei mancati pagamenti, degli allenamenti in campi di fortuna, delle porte girevoli in spogliatoio con giocatori che arrivano e se ne vanno a decine. Eppure sono passati poco più di quattro anni. Oggi, insomma, lo si può dire: la rinascita del Montevarchi è stata completata.
 

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