Il Comitato Acqua Bene Comune Valdarno e il Coordinamento delle Associazioni No Multiutility rendono noto l’elenco dei candidati sindaci del Valdarno aretino che hanno sottoscritto la lettera-appello contro l’operazione Multiutility. “Abbiamo inviato la lettera per diversi motivi: per invitare i futuri amministratori a dire no alla prospettiva di privatizzazione e finanziarizzazione dei servizi che l’operazione Multiutility presuppone; per fermare la quotazione in Borsa e consentire che i servizi rimangano saldamente in mano pubblica; per evitare che le società di gestione del servizio idrico diventino ‘macchine per dividendi’, interessate assai più a remunerare i soci che alla qualità della gestione; per impedire che le amministrazioni di minori dimensioni siano sostanzialmente estromesse da qualsiasi possibilità di far sentire la voce dei territori più piccoli”.
“Ma soprattutto – spiegano ancora Comitato e Coordinamento – lo abbiamo fatto per trasparenza e chiarezza: per restituire visibilità ad un tema che i promotori dell’operazione (i sindaci Pd di Firenze, Prato ed Empoli, e a seguire, con le consuete ambiguità, l’intero Partito Democratico) hanno voluto deliberatamente escludere dalla campagna elettorale. Temendo di diventare impopolari, i promotori hanno coscientemente evitato di trattare questo tema in dibattiti o confronti pubblici: di fatto impedendo ad elettrici ed elettori di esprimere un voto consapevole e informato su uno dei temi decisivi per la vita e il funzionamento delle future amministrazioni locali”.
La lettera-appello è stata firmata da 8 candidati: Castelfranco Piandiscò: Michele Rossi candidato “Impegno per Castelfranco Piandiscò”; Cavriglia: Leonardo Degl’Innocenti o Sanni candidato “Insieme per Cavriglia”; Loro Ciuffenna: Moreno Botti candidato “Terra dei Valori”; Figline Incisa: Leonardo Pagliazzi candidato “Idea Comune” e Marco Pompeo candidato “Sinistra per l’Alternativa”; San Giovanni: Alice Vieri candidata “Progressisti per San Giovanni”, Lisa Vannelli candidata “Liste civiche Sangiovannesi” e Valentina Vadi candidata “Progetto per San Giovanni”.
“Nel ringraziare con calore i candidati che hanno assunto gli impegni da noi sollecitati – conclude la nota delle associazioni contro la Multiutility – invitiamo gli elettrici e gli elettori dei diversi territori a tenere conto dell’impegno assunto da questi candidati. A tutte e tutti coloro che hanno invece ritenuto di non firmare la lettera-appello ricordiamo che scegliere di sostenere l’operazione Multiutility significa assumere una grave responsabilità, che è allo stesso tempo politica, sociale, economica e culturale. In ultima analisi, non contrastare l’operazione significa cancellare e rimuovere l’esito referendario del 2011: un esito chiarissimo che nessun equilibrismo dialettico e nessuna arrampicata sugli specchi può rendere compatibile con la decisione di dare vita ad una concentrazione di potere funzionale solo a produrre utili e a distribuire dividendi a partire da una gestione di tipo privatistico di un bene comune come l’acqua”.