Torna anche quest’anno con la sua terza edizione “Io ti rispetto. Sport ed Educazione a scuola”, il progetto per la diffusione e la comunicazione dei valori educativi dello sport. Si tratta di un ciclo di incontri, da aprile a maggio, che coinvolgono diverse scuole: oggi, gli studenti dell’ISIS Valdarno e del Liceo Varchi hanno avuto l’opportunità di incontrare Manuel Pasqual, ex giocatore di Serie A e della Nazionale. Filo rosso che unirà tutti gli appuntamenti il ricordo della strage dell’Heysel grazie all’Associazione Familiari Vittime Heysel.
L’iniziativa, giunta alla sua terza edizione consecutiva, è promossa dall’Associazione fra i familiari delle vittime dell’Heysel con il patrocinio della Provincia di Arezzo e del Coni, e coinvolge gli istituti superiori ad indirizzo sportivo del territorio e tra questi i due plessi valdarnesi. “Io ti rispetto” vede anche la collaborazione della delegazione provinciale FIGC di Arezzo, dell’Olmoponte Santa Firmina e del Panathlon club di Arezzo.
“Io ti rispetto” promuove da anni progetti per la diffusione e la comunicazione dei valori educativi dello sport, veicolando così la prevenzione e il contrasto al bullismo, l’adozione di corretti stili di vita, il riconoscimento dei valori del fair play, l’acquisizione di comportamenti basati sul rispetto delle persone e regole.
L’idea di base del progetto è quella di partire della memoria della strage dell’Heysel riguardante da vicino anche i cittadini e studenti aretini, che infatti hanno registrato due perdite, il dottor Roberto Lorentini e la giovanissima Giuseppina Conte, nella tragedia del 1985. Far riflettere le giovani generazioni su come l’annientamento dei veri valori dello Sport può portare a conseguenze drammatiche obiettivo principale di “Io ti rispetto”. Partendo così dal racconto di una tragedia si arriva a quello di un virtuoso del mondo sportivo, quest’anno dell’ex calciatore Manuel Pasqual. Atleta di altissimo livello, giocatore professionista della Fiorentina, Empoli, Arezzo e della Nazionale, Manuel Pasqual ha portato questa mattina la sua esperienza sportiva e di vita agli studenti dell’ISIS Valdarno e del Liceo Benedetto Varchi di Montevarchi, avviando così una presa di coscienza e una consapevolezza nei ragazzi su ciò che significa fare Sport in maniera sana e corretta.
Manuel Pasqual ex calciatore Fiorentina, Arezzo, Empoli e Nazionale:” Prima di tutto ringrazio ovviamente le varie associazioni e le scuole che mi hanno accolto per portare quello che è successo a me nella vita sportiva da bambino e poi in quella professionista in campo e fuori, a livello di rispetto e fair play. Mi fa piacere poter incontrare sempre di più questi ragazzi perché la speranza è quella di lasciare in loro un semino che nell’arco degli anni possa crescere, sono dell’idea che le cose partono da quando sei piccolo, quindi un insegnamento ai bambini del giorno d’oggi per farli crescere in un modo migliore”.
Continua Manuel Pasqual: “Penso che quando succedono queste tragedie non esista il colore di una fede, della pelle, le idee di un popolo, ci stringiamo tutti alle persone che hanno perso i propri cari, come ho fatto con Andrea Lorentini, dato che ha perso un familiare. Non è normale che questa diatriba sfoci in confusione, noi sportivi siamo dell’idea di una giusta presa in gito all’interno dello stadio, ma deve essere senza mancare di rispetto a chi ha dovuto subire delle mancanze come è successo con Andrea. Penso sia giusto ricordare i morti dell’Heysel, ma allo stesso tempo penso sia giusto stigmatizzare quelli che prendono in giro, è un fattore di rispetto e penso sia giusto iniziare dai ragazzi per un tifo futuro migliore”.
Lucia Bellacci Vicepreside ISIS Valdarno: “Il nostro istituto, l’ISIS Valdarno, ha anche all’interno un corso di studi sportivo e sviluppa un’ampia progettualità legata allo sport e alla promozione dei valori che derivano dalla pratica sportiva. Non solo l’Istituto in sinergia con il territorio porta avanti iniziative per l’inclusione contro il bullismo per la promozione di sani e corretti stili di vita, per questo motivo l’Istituto è orgoglioso di partecipare al progetto “Io ti rispetto” per il terzo anno consecutivo condividendone pienamente gli obiettivi. Il rispetto è uno dei valori più importanti dello sport e della vita, a questi si aggiungono altri valori come lo spirito di squadra, la solidarietà, la tolleranza, l’impegno, la disciplina e il fair play”.
Andrea Lorentini Presidente Associazione familiari vittime Heysel: “La strage dell’Heysel è il punto di partenza del nostro progetto perché si parte dalla memoria di un fatto luttuoso legato al calcio nel quale hanno perso la vita 39 persone, di cui 32 italiani e due del territorio aretino. Per cui anche per questi ragazzi che abitano e vivono la provincia aretina è fondamentale partire dal ricordo di questa strage e delle vittime, Roberto Lorentini e Giuseppina Conti per poi attraverso la presenza del testimonial Manuel Pasqual declinare i veri valori dello sport a cominciare dal rispetto tramite anche quella che sarà la sua opera, la sua testimonianza e l’interazione con i ragazzi. Potranno così capire che lo sport è vita, non morte come è accaduto all’Heysel, penso che per vivere lo sport e declinarlo nel modo migliore si debba partire dalla memoria, che deve far riflettere tutti a cominciare dai ragazzi, che forse non tutti conoscono questa tragica storia. In questo progetto ci affidiamo a dei testimonial, che sono atleti, dirigenti, tecnici, che hanno vissuto delle carriere sportivi ad altissimi livello, Pasqual ne è un esempio, un calciatore con moltissime presenze in Seria A, Nazionale e per tanti anni Capitano della Fiorentina, ma che però incarnano quei valori. Raccontando la loro esperienza ai ragazzi riusciamo ad avere un feedback positivo perché poi i ragazzi si identificano con loro e li portano ad esempio”.
Alfredo Curti Responsabile dipartimento Scienze motorie e sportive ISIS Valdarno: “Con molto gioia abbiamo accolto la proposta dell’amico Andrea Lorentini per questa nuova edizione, quest’anno con un testimonial di eccezione, Manuel Pasqual, ex calciatore della Fiorentina e della Nazionale, dalla strage dell’Heysel affronteremo i temi del fair play e del sano e corretto modo di comportarsi non solo in ambito sportivo, ma nella vita di tutti i giorni. Progetto che via via ha avuto una notevole importanza partendo da aspetto sportivo divenendo poi anche importante aspetto civico-sportivo. Con molta attenzione i nostri studenti si sono attivati per fare un progetto che vedesse la realizzazione di video e presentazioni sul corretto stile di vita e i rapporto fra i compagni per non lasciare il fairplay solo scritto, ma tradurlo in un modo di vita giusto”.