L’assessore al bilancio Cristina Bucciarelli interviene sugli aumenti Tari con particolare riferimento al caso di Montevarchi. Il 19 aprile scorso, infatti, l’assemblea ATO Toscana Sud ha predisposto il Piano Economico-Finanziario 2024 del servizio rifiuti affinché venga approvato in via definitiva da Arera.
“Per quanto riguarda il Comune di Montevarchi – specifica Bucciarelli – siamo sempre stati attenti ai costi dei rifiuti agendo su più aspetti, cominciando fin dal 2016 con una politica di riorganizzazione più funzionale del servizio, una modalità di raccolta differenziata più adatta ed economica ad un territorio di 25mila abitanti e una lotta continua agli abbandoni che incidono sulle tasche della collettività. Non solo, due anni fa abbiamo fortemente contrastato, insieme ad altri 10 Comuni della provincia, l’aumento delle tariffe dovuto all’introduzione del nuovo metodo di calcolo Arera, deciso dal Governo Gentiloni, presentando anche un ricorso, purtroppo respinto dal Tar che non volle entrare nel merito della questione”.
“Continuiamo però a muoverci in un contesto critico di area vasta, rappresentato sempre da generalizzati rincari che diventano sempre più difficili da arginare, confermando il fallimento delle mega Ato volute dalla Regione, con un gestore unico per 104 comuni, senza alcun beneficio per il cittadino. Inoltre le Amministrazioni sono costrette a prendere atto delle voci che concorrono a formare il corrispettivo comunale da riconoscere al gestore Sei Toscana”, prosegue l’assessore.
“Quest’anno, a fronte di un aumento generalizzato provinciale medio del Pef del 5,05%, il nostro Comune si ferma al 4,90%, per un costo pari a 5.218.871 euro, rispetto ai 4.975.091 del 2023. La causa di questa nuova impennata è dovuta ai “costi fissi degli impianti” di smaltimento dei rifiuti sui quali il Comune non ha alcun potere di intervento. Per quanto riguarda Montevarchi, siamo riusciti a contenere i costi, facendo scendere la percentuale al 2,9% grazie a 250.000 euro di detrazioni da apportare al Pef, grazie all’azione del recupero dell’evasione e azioni sanzionatorie. Una virtuosa politica di accertamento dell’elusione e dell’evasione della tassa sui rifiuti, obbiettivo costante e strategico di questa Amministrazione, permette di contrastare il rincaro del servizio sui quali l’Ente non può incidere, cosicché il costo finale del servizio per il Comune di Montevarchi scende dalla previsione di Euro 5.218.871 a Euro 4.968.865″.
“Tradotto in termini tariffari, l’aumento dei costi fissi di gestione del servizio rifiuti ricadrà sulla componente fissa delle utenze domestiche in media del 2,20%, con un aumento del solo 1,2% per le famiglie più numerose, prendendo come punto di riferimento un’abitazione di circa 80 mq, mentre per le utenze non domestiche è previsto un aumento, per l’incidenza dei medesimi costi fissi, del 2,2-2,3%, ben al di sotto delle medie provinciali”, rivendica Bucciarelli. “L’Amministrazione intende pertanto continuare nella propria attività di controllo della qualità del servizio rifiuti, unitamente a quella di accertamento delle evasioni e delle morosità, che permette di raggiungere l’importante obbiettivo dell’equità fiscale. Siamo sempre della stessa opinione che la gestione dei servizi dovrebbe tornare in ambito provinciale, per la vicinanza al territorio, dove essere virtuosi per i Comuni significhi non contenere i rincari, ma avere un controllo diretto in termini di efficienza, costo, raccolta differenziata, tariffe, a vantaggio dei cittadini e dell’ambiente”.