La Pieve di Gropina stracolma di gente, e tantissime persone al di fuori, ha accolto il cantautore Francesco Guccini, venuto in Valdarno per il 79 esimo anniversario della Festa della Liberazione italiana.
“Quel giorno d’aprile“, evento organizzato dalla “Cooperativa Paterna”, l’Associazione “Altre Direzioni” con il sostegno del comune di Loro Ciuffenna, ha visto Francesco Guccini, intervistato dal giornalista Andrea Scanzi, l’attore Paolo Hendel e Padre Bernando Gianni, per celebrare questa importante ricorrenza italiana. L’evento è stato aperto dai due organizzatori, Enzo Brogi, Associazione “Altre Direzioni”, e Marco Noferi della Cooperativa di Paterna, che, dopo aver sottolineato l’importanza di essere tutti riuniti nella Pieve di Gropina per la ricorrenza della Liberazione, hanno anche fatto riferimento alla tragica situazione odierna e al nuovo bisogno di una “resistenza” attiva. Seguiti dall’esecuzione della nota canzone di Guccini “Dio è morto” di Giampiero Bigazzi, gli interventi di Paolo Hendel e di Padre Bernardo Gianni che ha tenuto un bellissimo sermone riportando anche un messaggio di fratellanza del lorese Venturino Venturi. Le parole di Paolo Hendel sull’importanza della Liberazione: “Siamo qui strapieni e fuori con altrettante persone che vorrebbero entrare, quindi bisognerebbe festeggiare il 25 aprile almeno una trentina di giorni l’anno per starci tutti. Abbiamo visto alla fine che questa è un’Italia a grandissima maggioranza anti fascista, abbiamo una presidente del consiglio che non riesce a dire però questa parola, “anti fascista”, la porteremo da un logopedista”.
Accompagnato da una grande emozione generale, Andrea Scanzi ha iniziato a intervistare Francesco Guccini. Un Guccini, che da subito si dichiara “timido e schivo”, ha raccontato alla folla la sua esperienza musicale, includendo numerosi episodi personali e riferimenti allo stato attuale della politica italiana. Dal rapporto con De André a quello con Vasco, Guccini ha intrattenuto fra una battuta e l’altra gli spettatori, come filo comune però la musica. Non è mancato neanche il riferimento alla Toscana, terra d’origine del padre, e il racconto dei suoi concerti e esperienze da cantautore.
“Il fatto di poter dire il fascismo non era del tutto male, ma come non era del tutto male? Accidenti- racconta Guccini– Basti pensare che io sono nato il 14 giugno 1940, quattro giorni prima Mussolini ha dichiarato guerra alla Francia e all’Inghilterra, una guerra insensata. Ecco un altro dei miei masochismi, conoscere i discorsi di Mussolini, quando l’Italia scese in guerra con la Grecia lui disse “Io vi dico con assoluta certezza che spezzeremo la Grecia”. Ci hanno rimandato in Albania, perché i Greci combattevano per la loro patria, noi no. Ci hanno mandato in Russia senza scarpe per questo tragico buffone che era Benito Mussolini“.
Enzo Brogi Associazione Altre direzioni: “La Pieve, con la sua storia millenaria è nata per ospitare il popolo e quando c’è la possibilità di riempirla di idee, di storie e di impegno è una grande soddisfazione. Oggi, la giornata del 25 aprile, sta a ricordarci che è importante partecipare, perchè la partecipazione è la forza della democrazia e oggi coi nostri amici proviamo a riflettere su questo”. Marco Noferi Cooperativa Paterna: “L’idea di questa giornata nasce perchè la Pieve di Gropina suggerisce di pensare in grande. Suggerisce la semplicità della pietra serena, il mistero dei capitelli dove hanno lavorato gente d’Oriente e gente d’Occidente; come la possibilità di un popolo che si ritrova attorno a momenti di libertà e rispetto per la Costituzione”.
Ha collaborato Martina Giardi