28, Novembre, 2024

Terranuova, giornata di studi all’Opificio delle Pietre Dure di Firenze sulla chiesa di Ganghereto

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“Agnolo di Polo e il restauro del gruppo fittile di Ganghereto a Terranuova Bracciolini”: si terrà martedì 30 gennaio alle 14.30 nella sede dell’Opificio delle Pietre Dure a Firenze una Giornata di Studi sull’opera restaurata e inaugurata il 29 marzo scorso.

Si tratta di un momento di riflessione in merito all’intervento conservativo esemplare sul gruppo in terracotta policroma raffigurante la Madonna con Bambino tra i Santi Pietro e Nicola della Chiesa di San Niccolò a Ganghereto, curato dal Settore restauro Materiali ceramici, plastici e vitrei dell’OPD diretto da Laura Speranza.

“Un lavoro molto complesso – sottolinea quest’ultima – perché non ha riguardato solo il gruppo, ma in pratica tutta la chiesa. L’Opificio – tiene a ribadire la Soprintendente Emanuela Daffra – lavora spesso su capolavori notissimi. Ma in questa occasione mi piace sottolineare che applica non solo le stesse cure ma anche la medesima metodologia e accorgimenti tecnici all’avanguardia per opere cosiddette minori, o come questa, di autori meno noti e meno tecnicamente agguerriti, che spesso presentano problemi di restauro molto complessi ”.

Il recupero dell’insieme è iniziato nel 2017 per interessamento di Don Donato Buchicchio e dell’associazione “Pro Artibus“ (progetto Salviamo Ganghereto) a testimonianza dell’affezione da parte della comunità verso il piccolo edificio ed è stato avviato e portato a termine grazie all’impegno comune dell’OPD, della Soprintendenza competente, del Comune di Terranuova, della Fondazione CR Firenze e di privati. Nel 2019 è stato presentato il restauro della statua di San Pietro. A marzo del 2020 i lavori furono interrotti per l’emergenza pandemica, per riprendere a luglio del 2021 e concludersi nel marzo dello scorso anno.

La giornata di Studi, come è nella consuetudine dell’OPD, che oltre ad essere sede operativa è anche una alta scuola per il restauro, ha lo scopo di rendere pubblici gli interventi eseguiti, illustrando e offrendo alla discussione metodologie di indagine e scelte operative. Ma sarà anche l’occasione per mettere a fuoco la produzione e la personalità di un ‘piccolo maestro’, con un’orbita divisa tra Verrocchio e Giovanni della Robbia, per ricordare l’ampia azione di Fondazione CR Firenze a sostegno dei beni culturali, per illustrare una vicenda esemplare di coinvolgimento della cittadinanza nella cura del proprio patrimonio.

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