Catia Naldini e Antonio Lisciandro, dell’Osservatorio permanente, scrivono ai membri. “Ci aspettiamo che i problemi vengano affrontati nelle opportune e dovute sedi anche dalla parte politica e non solo attraverso gli annunci e i comunicati stampa”
Il problema odorigeno continua, Catia Naldini e Antonio Lisciandro dell'Osservatorio permanente scrivono ai membri: "Invitiamo chi di dovere a prendere provvedimenti urgenti e reputiamo che il problema meriti di essere affrontato in sede di Osservatorio. Ci aspettiamo che i problemi vengano affrontati nelle opportune e dovute sedi anche dalla parte politica e non solo attraverso gli annunci e i comunicati stampa".
Il punto non sono i rifiuti provenienti dalla Calabria:
"Ci domandiamo come mai non sia stato convocato un incontro dell’Osservatorio per il disagio che abbiamo subito per tutta l’estate, che stiamo ancora subendo e che sembra essere riconosciuto dai sindaci solo nei proclami alla stampa. L’Osservatorio, non sembra più essere la sede di confronto diretta e trasparente per cui era stato istituito, viene by-passato da altri incontri, separati, dei vari attori, nelle varie sedi".
E ancora:
"Noi rappresentanti dei cittadini che raccogliamo e denunciamo le istanze di disagio, da mesi e mesi, vorremmo avere modo di relazionarci all’Osservatorio e vorremmo capire se c’è la volontà politica di risolvere i problemi, altrimenti ci vedremo costretti e non perseguire più la via del dialogo. In occasione dell’annunciata prossima riunione dell’Osservatorio, invitiamo il presidente Viligiardi ad aggiungere all’ordine del giorno lo stesso argomento della prima convocazione dell’Osservatorio di tanti anni fa e cioè: I disagi odorigeni perché l’argomento è ancora attuale e non ancora concluso".
"Altro punto che sollecitiamo all’ordine del giorno è la risposta alle osservazioni sulla situazione idrogeologica della discarica contenute in una relazione consegnata al sindaco Chienni. Data l’importanza degli argomenti e la pesantezza della situazione di disagio, invitiamo i vari membri dell’Osservatorio a rendersi disponibili".
