27, Novembre, 2024

Fimer, il Tribunale di Arezzo pronto a revocare il concordato preventivo. McLaren ritenuto unico investitore attendibile

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Vertenza Fimer: il giudice fallimentare del Tribunale di Arezzo anticipa al 3 maggio l’udienza, che era stata fissata per ottobre, per la revoca del concordato preventivo. Motivo della decisione: la nomina di un nuovo Consiglio di amministrazione, non ancora regolarizzato, la liquidità dell’azienda, sufficiente soltanto a coprire due settimane, il rischio che l’investitore McLaren decida di ritirare l’offerta.

Alla vigilia del termine del 28 aprile concesso alla Fimer spa per decidere quale delle due offerte scegliere per salvare lo stabilimento e i posti di lavoro, il Tribunale di Arezzo, con un decreto, annuncia importanti decisioni per una situazione ritenuta grave. I commissari giudiziali, con mandato ricevuto dal Tribunale, hanno accertato che l’azienda ha liquidità pari a 3milioni e mezzo di euro che, tra pagamento degli stipendi e dei fornitori, sarebbero sufficienti solo a coprire due settimane e che il conto corrente della società in concordato potrà essere accessibile al nuovo CdA solo quanto l’organo amministrativo sarà regolarizzato sul registro delle imprese.

E il nodo cruciale per il Tribunale è proprio il nuovo Consiglio di amministrazione, costituito il 17 aprile dopo le dimissioni di due dei quattro membri e non ancora regolarizzato. Secondo il Tribunale l’avvicendamento nel Cda sarebbe dovuto alla necessità di concretizzare un accordo con un investitore diverso da McLaren, con il quale il vecchio CdA invece aveva sottoscritto un contratto nel mese di marzo. Vista la situazione in cui versa l’azienda sempre il Tribunale ritiene, invece, proprio Mclaren l’unico finora ad aver dimostrato di avere risorse finanziarie utili per la salvaguardia dello stabilimento di Terranuova e dell’occupazione.

Il termine del 28 aprile potrebbe anche essere spostato di qualche giorno perchè il Tribunale possa appurare se le decisioni che la società della Fimer spa prenderà vadano nella direzione del superamento di tutte le criticità evidenziate e soprattutto se sono atte scongiurare la revoca del concordato. Revoca per la quale, se non arriveranno scelte concrete come quella verso l’investitore McLaren, il Tribunale ha già fissato l’udienza il 3 maggio.

Intanto, dopo il presidio allestito nella mattina davanti al Tribunale, sindacati e lavoratori continuano le iniziative. Domani, venerdì 28 aprile, di nuovo presidio con 8 ore di sciopero. Richiesto anche un incontro nella mattina con il giudice del Tribunale. 

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