Le tre liste civiche, Cresce San Giovanni, Terranuova in Comune e Castelfranco Piandiscò, unite sul fronte dei rifiuti. All’unanimità non ritengono sufficienti i ‘no’ di San Giovanni e Terranuova: chiedono fatti concreti per i cittadini
Va bene il 'no' dei sindaci di San Giovanni e Terranuova ai rifiuti provenienti dalla Calabria ma alle parole devono seguire i fatti. In estrema sintesi è quanto hanno affermato in coro le tre Liste civiche interessate dalla questione: Cresce San Giovanni, Terranuova in Comune e Castelfranco Piandiscò. Tutte concordi nel chiedere che i sindaci presentino denuncia verso il gestore dei rifiuti per il problema dei cattivi odori, sulla scia di una sentenza della Corte di Cassazione, e tutte d'accordo nel chiedere agevolazioni per i cittadini che subiscono i maggiori disagi. Terranuova in Comune aggiunge: "Va bene dire 'no' ai rifiuti calabresi, ma allora il diniego deve essere espresso anche per tutti quelli provenienti da fuori Ato".
La notizia dunque è la mozione che il gruppo Cresce San Giovanni presenterà nel prossimo consiglio comunale: si chiede al sindaco "di attivare gli uffici legali del Comune affinchè si valuti se procedere a denunciare i gestori dell’impianto di “Podere Rota” sulla base di quanto enunciato in premessa e di quanto previsto dalla Sentenza della Cassazione sulle 'molestie olfattive' ". Carbini si riferisce alla sentenza del 23 marzo scorso con la quale la Cassazione ha condannato il gestore di un impianto dopo varie denunce perché "non esiste una normativa statale che preveda disposizioni specifiche e, quindi, valori soglia, in materia di odori, con conseguente individuazione del criterio della 'stretta tollerabilità' quale parametro di legalità dell’emissione. La sentenza precisa inoltre che 'la molestia olfattiva non può essere accertata in via scientifica, con qualsivoglia esame, ma deve essere affidata alla prova testimoniale ed alla verifica della sua attendibilità”.
Francesco Carbini: "La Cassazione ha recepito una legge nazionale che non prevede soglie per gli odori nauseabondi e ha condannato una società a un risarcimento basandosi sulle semplici testimonianze dei cittadini. Nel nostro caso ce ne sono molte e arrivate in tanti anni. Credo non basti più dire 'no' ai rifiuti dalla Calabria, è necessario essere conseguenti fino in fondo e tutelare la salute della gente. Presentare una mozione che invita il sindaco a verificare se ci sono gli estremi di una denuncia penale è importante nei confronti dei cittadini".
Le richieste delle Liste civiche, poi, vengono rivolte anche alla neo consigliera regionale Valentina Vadi.
"Rispetto alle molte questioni da noi sollevate sui piani economici e finanziari che le Ato ribaltano sui Comuni e quindi sulle tariffe Tari chiediamo: è possibile che questo territorio, vituperato e colpito, non abbia alcun beneficio dal subire i disagi e non possa avere ricadute positive sia in termini di tarriffazione che di provvedimenti ad hoc che la Regione dovrebbe fare in favore dei cittadini? Dimostrino con i fatti di essere vicini alla gente, altrimenti i 'no' ai rifiuti dalla Calabria non avrebbero senso".
Pienamente in linea con quanto affermato da Francesco Carbini e dall'intero gruppo Cresce San Giovanni sono stati Simone Nocentini e Paola Manetti di Terranuova in Comune e Francesco Benedetti della Lista Castelfranco Piandiscò.
"Dopo venti anni le istituzioni di sinistra – ha affermato Paola Manetti – sono arrivate a condividere le nostre posizioni. Per la prima volta il Comune di Terranuova ammette che esiste un problema odorigeno. Ma visto che ha detto 'no' ai rifiuti provenienti dalla Calabria deve esprimere diniego anche a tutti quelli dell'area fiorentina e comunque fuori Ato". Nocentini, poi, sottolinea in merito alla richiesta di denuncia: "I sindaci dimostrino che al 'no' seguono i fatti. Certo per farlo serve la volontà politica". Entrambi, poi, affermano che i comuni non potevano non sapere niente sull'accordo tra Regione Toscana e Calabria: "il 23 luglio la Regione ha informato l'Ato che è composto anche dai Comuni".
Infine Francesco Benedetti della Lista Castelfranco Piandiscò ha ribadito che "andrebbe ripensato il rapporto tra cittadini e pubbliche amministrazioni" e ha espresso il proprio parere favorevole su un modello cooperativo di gestione dei rifiuti.