La centralina, allo stadio di Incisa, è spenta dal 31 dicembre 2013: la Provincia di Firenze decise di tagliare le spese per il suo funzionamento. La mozione di Simone Lombardi di Idea comune e Piero Caramello Percorso comune presentata in consiglio è stata approvata. “Continueremo a pressare la giunta e l’assessore affinché si realizzi compiutamente quanto approvato dal consiglio”
Una battaglia che ha ottenuto importanti risultati: la mozione sulla riattivazione della centralina per il controllo dell'aria, presentata in consiglio comunale e firmata Simone Lombardi, Idea comune, e Piero Caramello, Percorso comune, è stata approvata all'unanimità.
“Ci teniamo a comunicare ai cittadini – sottolineano i consiglieri di Idea Comune e Percorso Comune – che la nostra battaglia per la riattivazione della centralina di Incisa per il controllo della qualità dell'aria è stata accolta dall'assessore Tilli e siamo soddisfatti di essere riusciti a convincere la maggioranza e le altre forze di opposizione della bontà della nostra richiesta e della nostra azione. Non ci fermeremo certo alle manifestazioni di intenti, continueremo a pressare la giunta e l'assessore affinché si realizzi compiutamente quanto approvato dal consiglio”.
La vicenda va avanti dal 2013 da quando cioè la centralina fissa per rilevare la qualità dell'aria, posizionata allo stadio di Incisa, fu chiusa: la Provincia di Firenze decise di non pagare più le spese ad Arpat per il suo funzionamento. Da quel momento l'aria in Valdarno è stata monitorata dalle centraline di Arezzo. In questi due anni le polemiche non si sono fatte attendere. Ne hanno chiesta la riattivazione il consiglio comunale di Figline e vari esponenti politici.
Nello scorso mese di giugno il caso è salito di nuovo agli onori della cronaca: Arpat, dopo aver precisato che per valutare l'inquinamento in Valdarno occorrerebbe una stazione fissa di rilevazione, afferma di non aver mai ricevuto negli ultimi due anni da parte degli enti locali la richiesta di riattivare la centralina. Piero Caramello, dal canto suo, torna più volte sull'argomento chiedendo azioni concrete per mettere di nuovo in funzione il controllo della qualità dell'aria nella vallata.
Il 18 giugno l'assessore all'ambiente del comune di Figline Incisa, Lorenzo Tilli, spiega di avere già incontrato la Regione e di essere pronto a farlo anche con Arpat. Due le soluzioni: "La riattivazione dell'impianto di Incisa, o il potenziamento di una vecchia centralina Enel a Figline. C'è già l'ok".
Adesso Caramello e Simone Lombardi tornano alla carica con la mozione. Si chiede di:
"Convocare nell’arco di un mese dall’approvazione della presente mozione un tavolo di confronto con Regione, Città Metropolitana e Comuni Valdarnesi al fine di prevedere l’attivazione di una stazione di monitoraggio in Valdarno; mettere in atto ogni azione di propria competenza al fine di riattivare la centralina di Incisa o altra parte del territorio comunale; valutare l’ipotesi di finanziare la riattivazione e la gestione della centralina di Incisa con fondi comunali o di altro ente o con sponsorizzazione, nel caso il tavolo di confronto regionale non portasse ai risultati auspicati".
Il consiglio comunale di Figline Incisa ha approvato all'unanimità.