24, Novembre, 2024

Il Castelluccio di Rignano: la storia del sito e le prospettive future

Articoli correlati

In Vetrina

Più lette

In Vetrina

Il Castelluccio di Rignano rappresenta un importante sito archeologico situato nella tenuta rignanese della Fattoria di Pagnana dove, a partire dagli anni ’80, sono stati effettuati scavi che hanno portato alla luce ciò che rimane del “Castellum de Regnano”, un castello che controllava gran parte del territorio circostante nel corso dei secoli centrali del basso medioevo. Grazie alla documentazione il Castelluccio è stato identificato come il centro fortificato della famiglia Rainerii, antica famiglia di origine fiorentina legata alla più grande stirpe comitale dei Guidi.

L’importanza di questo Castello Medievale è data soprattutto dalla sua posizione che consentiva di dominare sull’attraversamento dell’Arno e sulla antica rete viaria per raggiungere la piana fiorentina. Queste caratteristiche conferivano al territorio un importanza strategica e non a caso la città di Firenze lo rivendicò durante il medioevo.

L’attuale importanza del Castelluccio, oltre alla grande rilevanza storica, non è più rappresentata dalla sua collocazione strategica bensì da ciò che rappresenta ed ha rappresentato per gli studenti della facoltà di Archeologia di Firenze che qui hanno lavorato e che si sono formati affiancati da archeologi esperti. Ad oggi gli scavi sono chiusi ma ci sono prospettive per il futuro; la redazione di ValdarnoPost ha fatto il punto della situazione interpellando il sindaco di Rignano che ha dimostrato un grande interesse per il sito e che ha annunciato il suo impegno affinché i lavori vengano ripresi.

L’archeologa Silvia Leporatti, che ha lavorato sul sito a partire da 2007 spiega le caratteristiche archeologiche del sito e le prospettive future: “Si tratta di un piccolo castello residenziale di una delle famiglie della nobiltà minore del fiorentino: da questo sito possiamo indagare anche su questa nobiltà di cui si sa molto poco. La prima fase che abbiamo individuato è stato il muro di cinta. Al centro del sito c’è un sistema di raccolta delle acque, un sistema complesso che raccoglieva le acque piovane e le filtrava per portarla nel pozzo centrale. Gli scavi sono iniziati nel 2007/08 grazie alla collaborazione fra proprietà, Comune e Università di Firenze. Ora è fermo. Per le prospettive future, la direzione più utile e proficua del progetto di valorizzazione degli scavi è sicuramente quella delle ricostruzioni virtuali.”

Il Sindaco di Rignano Giacomo Certosi conosce bene l’importanza dello scavo: “Quando sento parlare di Castelluccio sento molto entusiasmo, questo è un patrimonio umano da valorizzare. È un sito davvero importante per il nostro territorio. L’ambizione è di poter continuare, dopo lo stop dovuto alla pandemia, e far ripartire le esplorazioni nell’area. Sicuramente dovremmo fare del nostro meglio per riattivare gli scavi, ci metteremo a lavoro per trovare le risorse necessarie per ripartire con questi lavori.”

Articoli correlati