In seguito anche alla grande partecipazione alla manifestazione per la pace di venerdì scorso, la consigliera comunale di Impegno Comune, Cristina Rossi, ha scritto una nota in cui chiede la convocazione di un Consiglio comunale dedicato alla guerra in Ucraina. “La situazione dei cittadini Ucraini si fa ogni giorno più difficile ed è nostro dovere come comune organizzarsi per un aiuto concreto ed immediato verso chi lascia le proprie case per salvare la vita. Venerdì il Sindaco ci ha detto: “l’amministrazione comunale è disponibile all’accoglienza dei profughi come è già avvenuto per l’emergenza afghana, quando, in accordo con la Prefettura, riuscimmo a ricongiungere una famiglia”. Un gesto importante, una goccia di bene che ha alimentato l’oceano, ma non basta! Questa volta dobbiamo fare un passo… anzi tanti passi avanti. Dobbiamo fare di più”.
“Più volte il ministro – aggiunge la consigliera di opposizione – Lamorgese ha detto che l’Italia ospiterà i profughi attraverso i CAS (centri di prima accoglienza) ed il SAI (centri di seconda accoglienza ex SPRAR). Purtroppo come comune alcuni anni fa siamo usciti dall’allora SPRAR (adesso SAI), e poco dopo ne è uscita anche la provincia di Arezzo. I CAS, invece, sono gestiti dalla Prefettura e sono centri indipendenti dalle amministrazioni comunali. Nella nostra città però, grazie al lavoro silenzioso di tanti volontari c’è un CAS attivo e varie associazioni che a livello italiano si occupano di accoglienza. Penso alle associazioni presenti a Villa Pettini, penso alla Caritas, penso alla Misericordia”.
“Chiedo quindi, con forza, al presidente del Consiglio di convocare con la massima urgenza un consiglio comunale interamente dedicato alla guerra in Ucraina invitando le organizzazioni e le associazioni che già da anni, in autonomia, svolgono questo importante servizio, affinché il comune possa trovare il modo di collaborare con loro mettendo a disposizione uomini, strutture e quant’altro necessario per poter accogliere i cittadini Ucraini che stanno fuggendo dalla guerra. Spero che il Presidente del Consiglio Comunale, il Sindaco e tutta la Giunta Comunale accolgano con estrema sollecitudine questa mia richiesta. Quello che ogni giorno vediamo nei vari notiziari non permette indugi”, conclude Cristina Rossi.