Dopo i tafferugli e gli scontri avvenuti ieri durante la manifestazione dei No Green pass in piazza del Popolo a Roma e dopo l’assalto alla sede della Cgil anche il Valdarno si mobilita: organizzati presidi in segno di solidarietà. Secondo notizie Ansa, intanto, sono state “arrestate nel corso della notte 12 persone coinvolte negli scontri di ieri a Roma. Fra gli arrestati anche Roberto Fiore e Giuliamo Castellino, rispettivamente leader nazionale e leader romano di Forza Nuova”.
Tutte le sedi della Cgil oggi sono aperte, a Terranuova anche il sindaco Sergio Chienni ha preso parte al presidio: “Ognuno ha il diritto di manifestare, ma la violenza e le aggressioni non sono mai giustificate. E quando si viola la casa di qualcuno, come è successo ieri a Roma, è necessario che ciascuno la senta come una violazione di casa propria. Poteva accadere ad altre organizzazioni sindacali, a sedi di partito o di associazioni ed è inaccettabile. Dobbiamo tutti sentirci parte nel rispondere e nel riaffermare i principi che stanno alla base del nostro stare insieme. Stamani ho partecipato all’iniziativa della Cgil a Terranuova, ci tenevo ed era doveroso esserci. Gli episodi di ieri colpiscono non solo una sede nazionale, ma anche chi tutti i giorni nelle sedi territoriali svolge un servizio per le persone, come fanno a Terranuova Paolo, Nilo e tanti altri. Piena solidarietà al sindacato, ai cittadini romani e a tutti coloro che ieri si sono trovati a fronteggiare gli atteggiamenti violenti tenuti da una parte dei manifestanti”.
A Montevarchi una delegazione del PD in presidio davanti alla CGIL. “I fatti di ieri non possono essere ignorati.Scioglimento di Forza Nuova, subito”.
“Quella di ieri è una ferita democratica, un atto di offesa alla Costituzione nata dalla Resistenza, un atto che ha violentato il mondo del lavoro e i suoi diritti – ha detto il segretario generale della Cgil Maurizio Landini – Vorrei che fosse chiaro che se qualcuno ha pensato di intimidirci, di metterci paura, di farci stare zitti, deve sapere che la Cgil, il movimento dei lavoratori sono quelli che hanno sconfitto il fascismo in questo Paese, hanno riconquistato la democrazia: non ci intimidiscono, non ci fanno paura. Tutte quelle formazioni che si richiamano al fascismo vanno sciolte e questo è il momento di dirlo con chiarezza”. (Ansa)
Il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani durante la visita compiuta oggi a Firenze presso le due sedi, regionale e fiorentina, del maggiore sindacato italiano. “Quando ieri sera ho visto le immagini di Roma mi sono reso conto della gravità di quanto accaduto. Si è trattato di un vero e proprio attacco squadrista che ci riporta indietro esattamente di cento anni, quando episodi come questo portarono in breve tempo alla Marcia su Roma e all’avvento del fascismo. Si tratta di un metodo politico che non può avere cittadinanza in una democrazia ed è bene che le istituzioni tutte, e i cittadini stessi, si attivino al più presto per fermarlo definitivamente”, ha detto Giani. “Oggi siamo tutti vicini alla Cgil per l’offesa senza precedenti che l’ha colpita. Porto ai suoi tanti iscritti e iscritte la mia solidarietà personale, della giunta e di tutto il popolo toscano. Verso Forza Nuova, verso tutti i movimenti politici che praticano il fascismo, dobbiamo essere duri e far rispettare la Costituzione che ne prevede lo scioglimento. Oggi la Cgil è stata colpita per ciò che rappresenta, come un simbolo, e noi siamo in piazza per presidiare la democrazia che con tanta fatica è stata conquistata proprio debellando il fascismo”.
Il presidente si è poi concentrato sulla validità della campagna vaccinale che proprio in queste ore vede protagoniste le Asl toscane con l’avvio della somministrazione della terza dose. “Se paragoniamo le curve dei contagi attuali con quelle dello stesso periodo dello scorso anno ci accogiamo di quanto sia importante vaccinarsi sia per la salute delle persone che per la ripresa dell’economia e per riappropriarsi degli spazi pubblici. Per questo motivo, con molta sincerità, dico che la Regione Toscana non condivide le posizioni di alcuni governatori che chiedono una proroga nell’applicazione del green pass e l’allungamento della validità dei tamponi fino a 72 ore, perché così si scoraggiano le persone a vaccinarsi e si rallenta una ripartenza sicura del Paese. Questo è il momento della fermezza sul green pass” ha aggiunto Giani, “non è questo il momento di chiedere al Governo una diluizione dei tempi, questo è il momento della responsabilità perché ciascuno di noi ha un dovere verso la comunità: più ci si vaccina e più si risponde a questo dovere verso il prossimo”.