I carabinieri forestali del nucleo Cites di Firenze hanno denunciato una donna di Figline Incisa per mancate documentazione della provenienza di animale protetto. In questo caso si è trattato di un esemplare di boa constrictor imperator portato in una clinica veterinaria fiorentina in pessime condizioni di salute e morto dopo pochi giorni.
La figlinese, rintracciata dai militari, non ha saputo fornire la documentazione che comprovava la provenienza del Boa, un rettile particolarmente protetto, acquistato in una fiera anni prima. Documentazione, invece, prevista dalla legge che disciplina i reati relativi all’applicazione in Italia della Convenzione sul commercio internazionale delle specie animali e vegetali in via di estinzione (CITES).
“I Boa constrictor sono facilmente reperibili nelle fiere e presso molti allevatori specializzati – spiegano i carabinieri forestali – ma sono esemplari di specie CITES sottoposte a protezione, rientrando nell’allegato B della specifica normativa comunitaria.
I carabinieri forestali sono deputati ai controlli sul commercio di specie protette e al contrasto del traffico di specie tutelate sull’intero territorio nazionale. Sono centinaia le specie animali e vegetali il cui commercio è vietato e decine di migliaia quelle regolamentate dalla CITES e dalla relativa normativa internazionale, dell’Unione europea e nazionale. Sono così protette molte specie di pappagalli, scimmie, rettili, cactus, orchidee nonché oggetti in avorio, gusci di tartaruga, animali impagliati, pelli di felini e molti altri esemplari”.
“E’ necessario quindi verificare, prima dell’acquisto, se gli esemplari o gli oggetti appartengono ad una specie protetta dalla Convenzione. Nei casi dubbi e, qualora non sia possibile ottenere la documentazione prevista, è consigliabile desistere dall’acquisto”.
Intanto sono in corso gli accertamenti per appurare cause e responsabili delle condizioni del rettile che hanno portato alla sua morte. I militari hanno provveduto a sequestrare il Boa morto che è ora custodito presso lo studio veterinario in attesa dell’iter procedurale giudiziario.