Oggi è Berlingaccio. Cinque anni fa esatti l’allontanamento di Beppe Bigazzi dalla Prova del Cuoco. Si scatenarono infatti infinite polemiche, dopo che il celebre esperto culinario di Terranuova parlò dell’utilizzo in cucina della carne felina, recitando un detto valdarnese su “Berlingaccio”.
Entra nel vivo il periodo del Carnevale. Oggi è Berlingaccio (così si chiama il "giovedì grasso" nell'area fiorentina e valdarnese, festa in cui era d'obbligo far festa e abbuffarsi con qualsiasi tipo di cibo e bevanda) e risale a cinque anni fa la storica querelle legata alla frase sui felini di Beppe Bigazzi. Uno dei momenti televisivi più ricordati e anche più discussi dai valdarnesi.
A far scoppiare le polemiche fu la disquisizione sull'utilizzo della carne di gatto in cucina, nei decenni passati. Il celebre esperto culinario valdarnese, originario di Terranuova Bracciolini, recitò durante la trasmissione "La Prova del cuoco" il detto: "A Berlingaccio, chi non ha ciccia ammazzi il gatto", con tanto di spiegazioni storiche.
Si scatenarono le polemiche delle associazioni animaliste e Bigazzi venne allontanato dalla televisione pubblica.
In un’intervista al Corriere della Sera spiegò: “Negli anni '30 e '40 come tutti gli abitanti del Valdarno a febbraio si mangiava il gatto al posto del coniglio, così come c'era chi mangiava il pollo e chi non avendo niente andava a caccia di funghi e tartufi non ancora cibi di lusso. Del resto liguri e vicentini facevano altrettanto e i proverbi ce lo ricordano. Questo non vuol dire mangiare oggi la carne di gatto, ho solo rievocato usanze”.
Nel 2013, dopo tre anni di lontananza, e per volontà di Antonella Clerici, Bigazzi è tornato alla Prova del Cuoco.