26, Aprile, 2024

Tempi di vestizione in Coop.Fi: dopo il voto in Consiglio, il Sindaco Chiassai torna a coinvolgere la Asl

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Come indicato dal documento approvato in Consiglio comunale, Silvia Chiassai Martini ha scritto all’Azienda sanitaria: “Chiedo garanzie che la prativa di giungere al lavoro con la divisa indosso non sia un rischio per la salute pubblica”

La questione delle modalità di vestizione dei dipendenti Coop.Fi di Montevarchi finisce al centro di una nuova lettera che il Sindaco, Silvia Chiassai Martini, ha inviato alla Asl, così come indicato nella risoluzione approvata all’unanimità nell'ultimo Consiglio comunale. Una questione sollevata a seguito dell’esposto presentato da 43 lavoratori Coop.Fi. 

Il documento impegnava infatti la prima cittadina "a porre in essere tutte le azioni necessarie per la salvaguardia e la tutela dell'igiene e della salute pubblica dei cittadini stimolando la ASL ad un parere più cogente rispetto alla questione". Dopo una prima richiesta di chiarimento già fatta nel luglio scorso, Chiassai è tornata per questo a interpellare la Asl Toscana Sud Est.

“Mi sono rivolta nuovamente alla Asl – precisa – per chiedere una specifica attestazione di conformità igienico-sanitaria sulle modalità di vestizione e svestizione dei lavoratori Coop.fi. In particolare sul percorso svolto dal dipendente, che può giungere al negozio di Montevarchi con già indosso la divisa messa da casa o da altro luogo. Ho chiesto che la Asl garantisca esplicitamente che, con questa pratica, non si incorra in alcun rischio di contaminazione o di pericolo per la salute pubblica". 

Le modifiche al regolamento aziendale erano state introdotte lo scorso 15 marzo: in sostanza, secondo l'esposto dei lavoratori, oggi la Cooperativa non obbligherebbe più il dipendente a cambiarsi all’interno degli spogliatoi, lasciando la responsabilità alla libera scelta del dipendente stesso su come e quando indossare gli indumenti che gli serviranno per lavorare.

"Anche il Consiglio comunale – aggiunge Chiassai Martini – ha espresso molta preoccupazione per le nuove disposizioni, che risulterebbero in contraddizione con quelle passate, senza più l’obbligo di indossare gli indumenti in luogo protetto secondo il protocollo Haccp e nel rispetto di idonee condizioni igienico-sanitarie. Da Sindaco di Montevarchi avevo già richiesto una valutazione alla Asl Toscana sud Est: la risposta ricevuta, pur nella attestazione di conformità e di adeguatezza per le procedure adottate da Unicoop, è apparsa al Consiglio comunale non specifica sul caso, in quanto è stato soltanto ribadito che gli operatori alimentari devono avere indumenti puliti da indossare all'interno degli spogliatoi, ma non pare esprimersi sulla pratica permessa dal Regolamento di uno scambio continuo delle divise con ambienti estranei". 

"Mi auguro – conclude il Sindaco – che al più presto venga fatta chiarezza su questa vicenda, nel solo interesse generale della tutela dei cittadini, ma anche degli stessi lavoratori che devono svolgere le loro mansioni nella massima tranquillità”.

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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