26, Aprile, 2024

Sims e De Angeli, la Regione prosegue il percorso istituzionale avviato per le due vertenze

Articoli correlati

In Vetrina

Più lette

In Vetrina

Si tratta del percorso avviato dopo l’approvazione della mozione presentata da Valentina Vadi (Pd) che oggi esprime soddisfazione per quanto si sta muovendo. Per l’Istituto De Angeli, i sindacati hanno avanzato la richiesta di riattivare il tavolo Regionale; per la Sims, lo scorso 30 maggio si è tenuta un’altra riunione del tavolo di crisi attivato presso la Regione. Soddisfatta anche Serena Spinelli (MdP)

Resta alta in Regione Toscana l'attenzione sulle due vertenze aperte per il settore chimico farmaceutico sul territorio reggellese: si tratta di Sims e di Istituto De Angeli, con due situazioni diverse ma entrambe problematiche, come denunciato dai sindacati in una iniziativa pubblica lo scorso marzo. In seguito a quella iniziativa, la consigliera Pd Valentina Vadi presentò come prima firmataria una mozione in Consiglio regionale, che ottenne il voto unanime dell'assemblea. 

"Oggi – spiega la consigliera – è arrivata la Nota di Attuazione di questa mozione con un aggiornamento dei passaggi istituzionali e sindacali fatti con le proprietà aziendali nel mese di maggio e le prospettive che si stanno determinando per il futuro, confermando un impegno di rilievo e di primo piano della Regione nei tavoli interistituzionali di gestione delle crisi aziendali". 

"Nel dettaglio, per quanto concerne l'Istituto De Angeli, i sindacati hanno avanzato la richiesta di riattivare il tavolo Regionale per esporre le preoccupazioni che hanno determinato lo stallo attuale: la Direzione aziendale non sta rispondendo, infatti, agli impegni presi in termini di sviluppo dello stabilimento e di risorse investite, ed entro giugno la Regione intende riconvocare il tavolo di trattativa con il comune, le rappresentanze sindacali e le rappresentanze della proprietà dell'azienda".

Più complessa la situazione alla Sims. "Dopo un anno di difficoltà di dialogo tra le parti, lo scorso 30 maggio si è tenuta l'ultima di una lunga serie di riunioni del tavolo di crisi attivato presso la Regione, con sindacati, rappresentanti dell'azienda e istituzioni locali. In quella occasione l'azienda ha confermato il piano di rilancio che prevede una profonda riorganizzazione e un'implementazione dei settori ricerca e sviluppo. Firmata un'ipotesi di accordo che, pur confermando i 28 esuberi, ha previsto la prosecuzione del contratto di solidarietà in scadenza, e forme di incentivo all'uscita volontaria. Il 31 maggio l'Assemblea dei lavoratori ha approvato l'accordo quadro, e il 5 giugno è stato sottoscritto l'accordo per l'utilizzo dei contratti di solidarietà per altri 12 mesi e l'accordo per la gestione dei 28 esuberi. Infine è stato riconosciuto un incentivo all'esodo, graduato a seconda del momento in cui il lavoratore manifesta la volontà di uscire". 

"La Regione – sottolinea Vadi – ha garantito e continua a garantire una continuità di svolgimento del proprio ruolo di supporto nelle situazioni di crisi aziendali anche nel nostro territorio, manifestando la disponibilità a riconvocare gli incontri, qualora in futuro qualcuna delle parti lo ritenesse necessario. Inoltre, a seguito di un eventuale richiesta del Comune di Reggello, la Regione si è detta disponibile anche a convocare incontri per affrontare i problemi dei collegamenti infrastrutturali dell'area industriale in cui si trova l'azienda Sims". 

Soddisfazione è stata espressa per l'evoluzione del percorso istituzionale anche da Serena Spinelli, capogruppo Articolo Uno – Mdp in Consiglio regionale: "Arrivano le prime risposte, per le quali ringrazio la Giunta del lavoro fino a qui svolto. La Regione Toscana seguiterà a monitorare passo dopo passo queste vertenze, che coinvolgono due siti storicamente legati al nostro territorio, per i quali è necessario ogni sforzo. Più volte ho sottolineato che l’impegno dei sindacati, delle istituzioni locali e regionali è indubbiamente un elemento importante e indispensabile per situazioni di questo tipo. Ma per assicurare stabilità e solidità delle realtà produttive serve un piano industriale di livello nazionale, che tuteli i lavoratori e chieda maggiori certezze a chi investe". 

 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

Articoli correlati