01, Maggio, 2024

Mense scolastiche, diffida dell’Amministrazione all’azienda. Nuova assemblea con le lavoratrici

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Ieri mattina in assemblea le lavoratrici con le rappresentanze sindacali hanno incontrato l’azienda per ribadire quali sono le criticità che rendono difficili le condizioni di lavoro. Intanto la sindaca Giulia Mugnai ha riferito in Consiglio comunale sulla situazione attuale, e ha spiegato che da un mese c’è una diffida emessa nei confronti del gestore

Resta aperta la questione mensa scolastica, a Figline e Incisa. Ieri se ne è discusso su due diversi fronti: in mattinata si è svolta infatti l'assemblea delle lavoratrici con le rappresentanze sindacali, che hanno incontrato l'azienda Ladisa e l'amministrazione; in serata la vicenda è stata ripercorsa anche all'interno del Consiglio comunale, in seguito a de interrogazioni. 

Sul fronte sindacale, è Francesca Battistini, della Filcams Cgil di Firenze, che ha seguito l'intera vicenda, a spiegare: "All'incontro con il rappresentante dell'azienda abbiamo ribadito tutte le questioni aperte, la necessità che le lavoratrici abbiano a disposizione derrate consegnate in tempo e conformi, in modo da lavorare nel migliore dei modi possibili; per noi la battaglia continua, in vista di una ripresa a settembre che ci auguriamo avverrà nel rispetto sia delle lavoratrici che dell'attività e dell'utenza finale. Personalmente vorrei ringraziare queste donne, lavoratrici delle mense, che si sono fatte carico di tutelare la qualità di quello che si dà ai bambini. 'Sono un po' anche figli nostri', hanno detto le lavoratrici. Ed è vero, è così. Devo anche dire che l'Amministrazione comunale sta svolgendo una buona parte, a fianco di questa battaglia". 

In Consiglio comunale, rispondendo alle interrogazioni di Simone Lombardi (Idea Comune) e Lorenzo Naimi (M5S), la sindaca di Figline e Incisa Giulia Mugnai ha spiegato la vicenda: "Fino all'inizio del mese di maggio, l'amministrazione ha avuto una relazione diretta con il gestore del servizio: e i problemi che si erano verificati finora riguardavano criticità di relazioni e condotte con le lavoratrici, o mancanza di manutenzioni ordinarie e di sostituzioni di attrezzature previste dal contratto: criticità che non sono mai state comunicate all'utenza perché non riguardavano il servizio finale, ma sulle quali abbiamo sempre vigilato".

"Un'altra criticità importante – ha aggiunto Mugnai – ha riguardato la questione delle morosità: a fronte delle richieste dell'azienda di sospendere il pasto a chi non pagava regolarmente, l'amministrazione ha sempre risposto di no, rimanendo ferma sul fatto che non si può sospendere la mensa ai bambini, e si è fatta carico di verificare se ci fossero, e quindi venissero supportare, famiglie con disagio economico. Su questo punto più volte ci siamo scontrati con l'azienda, e questo ha creato una frattura importante, a seguito della quale i rapporti non si sono ricomposti".

"A fine aprile, di fronte a tutte queste criticità, l'amministrazione comunale ha ritenuto di emettere una diffida, chiedendo all'azienda sia di organizzare meglio il lavoro, sia di garantire la qualità delle derrate elementari, in modo che fossero sempre conformi al capitolato. La diffida è stata emessa ad aprile, e a maggio, in seguito a questo, si sono verificati tutti quei cambi di menù: ora che la diffida è in scadenza, l'amministrazione comunale verificherà che tutte le richieste siano state rispettate. Se questo non avvenisse, l'amministrazione valuterà quali misure intraprendere, fino anche alla rescissione del contratto". 

Lombardi e Naimi, che avevano proposto le interrogazioni, hanno sottolineato come sarebbe stato invece necessario avvisare prima le famiglie della situazione che si stava verificando. 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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