27, Aprile, 2024

Manifestazione per la sanità, parla il sindaco Chiassai: “Io sempre coerente con le mie battaglie”

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A fine gennaio Silvia Chiassai prese parte a una manifestazione organizzata dai Comitati Sanità Pubblica sostenuta anche da Rifondazione. Nei giorni scorsi l’intervento dell’opposizione di Avanti Montevarchi, con la richiesta di chiarimenti. Ora il sindaco replica

Si è gonfiata nelle ultime ore, la polemica sulla partecipazione del sindaco di Montevarchi Silvia Chiassai a quella manifestazione per la sanità, a Campi Bisenzio, che si è svolta a fine gennaio. Una iniziativa dei Comitati per la Sanità Pubblica che aveva anche il sostegno di Rifondazione Comunista: ed è per questo che Avanti Montevarchi, gruppo di opposizione, ha segnalato la dissonanza in una interrogazione consiliare, chiedendo spiegaizoni. Ne è nato un dibattito nel quale è intervenuto anche il gruppo di maggioranza Prima Montevarchi, che ha ribadito il sostegno pieno al sindaco. 

Ora interviene proprio Silvia Chiassai, che prova a sgonfiare il 'caso' respingendo tutte le accuse, e tracciando il profilo delle proprie azioni. "Ho sorriso alle critiche mosse dai consiglieri Ricci e Camiciottoli: non vorrei che l'uscita mediatica dei consiglieri, a circa un mese di distanza dall'evento, fosse dovuta alla carenza di argomenti da trattare. Non vorrei che fosse il tentativo di sollevare “polemicucce” sterili".

Il sindaco di Montevarchi poi puntualizza: "L’iniziativa è stata voluta dai Comitati Sanità della Toscana, e hanno aderito altri Comitati (Forum Acqua Pubblica), associazioni, partiti, sindacati e cittadini. Veniva ribadita l’inopportunità della auto-celebrazione riguardo alla neo-riforma sanitaria regionale e la necessità invece di intervenire con azioni concrete per frenare le ripercussioni nei territori, compreso il Valdarno, su funzionalità dei servizi, carenza di personale, posti letto, depotenziamento degli ospedali periferici e montani, chiusura di punti nascita, tanto per citarne alcune".

"Forse – aggiunge Chiassai – per i due consiglieri la coerenza è una strana virtù, ma per quanto mi riguarda ho sostenuto l’impegno dei Comitati per la Sanità, già da semplice cittadino e oggi continuo come primo cittadino, convinta che le battaglie per la difesa della salute debbano essere trasversali e prive di interessi partitici o politici. Una battaglia che ho portato avanti fin dalla scorsa campagna elettorale, e anche contribuendo alla raccolta firme per l’indizione di un referendum abrogativo della riforma sanitaria. Quelle firme furono raccolte, sia da destra che da sinistra, dai comitati, associazioni, sindacati, ma boicottate dal Pd regionale che impedì di andare a votazione popolare".

C'è poi la questione di 'come' salvare la sanità valdarnese, e quel progetto di integrazione che Chiassai ha definito insufficiente, in questi termini. "Il progetto di integrazione tra l'ospedale della Gruccia e il Serristori non è oggi sufficiente a evitare rischi di declassamento e depotenziamento dei servizi e dei reparti. Un’altra questione, rispetto al progetto di integrazione, è la costituzione di un distretto sanitario unico del Valdarno, con un bacino di utenza di 150 mila abitanti, funzionale anche al riconoscimento dell’ospedale della Gruccia come presidio ospedaliero di 1 livello nella complementarietà con il Serristori; altrimenti l’alternativa potrebbe essere la richiesta di una deroga nel rispetto della zona di confine. Tutto tace invece dal versante politico di cui fanno parte anche i consiglieri Ricci e Camiciottoli che dovrebbero decidere che strada percorrere".

La battaglia su questo fronte, promette il sindaco di Montevarchi, non è destinata a fermarsi: "Dovranno abituarsi a vedermi affrontare le questioni della sanità su tutti i fronti: dai tavoli istituzionali della Conferenza dei sindaci, della Regione, del Ministero, fino alle piazze con la gente. Anzi li invito pubblicamente a essere presenti  con me per tutelare il diritto di cura dei cittadini. Voglio anche rassicurarli: sulla salvaguardia della sanità valdarnese e dei nostri ospedali ho il pieno sostegno e la condivisione della mia maggioranza. Ciò che mi spaventa, invece, è il silenzio assordante e l'indifferenza che stiamo respirando in Valdarno e di cui dovrebbero farsi carico anche presso i loro alleati politici". 

 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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