26, Aprile, 2024

Grandi e piccole realtà in crisi, parte la riflessione. Viligiardi: “La chiusura di un’azienda riguarda tutti”

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Chiudono o risentono fortemente della crisi molte aziende valdarnesi, un tempo punto di riferimento per l’economia della vallata. In maniera particolare hanno operato nel settore dell’edilizia ma non solo. La riflessione del sindaco Viligiardi

Per la Società Cooperativa La Castelnuovese il Tribunale ha respinto la proposta di concordato e ha avviato le procedure per il fallimento, per l'IVV, l'industria vetraria valdarnese, nel mese di marzo è stato deciso il concordato in continuità con la prosecuzione delle attività e per il gruppo Casprini i problemi non sono minori, il terreno di Sant'Andrea di sua proprietà è stato acquistato all'asta.

La crisi ha colpito molte aziende del Valdarno e di San Giovanni, anche quelle che un tempo erano il punto di riferimento per la stabilità economica e occupazionale. In maniera particolare le realtà del settore edilizio ma non solo. In consiglio comunale ha cercato di aprire la discussione il consigliere di Cresce San Giovanni Francesco Carbini. Il sindaco Maurizio Viligiardi ha rimandato una riflessione magari all'interno di un convegno intanto, però, analizza le varie situazioni e pone anche altri quesiti come quelli relativi ai cantieri che, dopo i fallimenti, rimangono incompiuti spesso versando nel più assoluto degrado. Su tutti un esempio Borgo Arnolfo.

"È evidente ormai da alcuni anni che il nostro paese è vittima di una crisi soprattutto nel comparto dell'edilizia. Noi abbiamo tanti cantieri fermi e questo la dice lunga su quanto questo mondo abbia bisogno di nuovi impulsi e forse anche di smaltire un surplus di costruzioni che sono effetti di una bolla speculativa che c'è stata negli anni 2000 e che purtroppo nel 2008 ha mandato a casa tanti lavoratori e fermato tanti cantieri. Borgo d'Arnolfo in questo senso è l'esempio più lampante ma non è il solo: palazzo Marconi, per esempio, altri cantieri fermi e aziende che hanno chiuso anche con vicende drammatiche per la situazione dei lavoratori rimasti senza lavoro. Non può non andare a tutti la nostra solidarietà".

"Credo che dovremo fare una riflessione su quello che è stato lo sviluppo della nostra vallata da un punto di vista immobiliare e su cosa possiamo fare oggi per correre ai ripari. La chiusura di un'azienda è cosa che riguarda tutto il Valdarno. Una riflessione andrebbe fatta. C'è da gestire anche tante situazioni difficili dal punto di vista estetico, del degrado. Forse un intervento legislativo non farebbe male: la gestione di tutti questi processi fallimentari e delle procedure concorsuali denotano carenze evidenti a tutti. Ci sono valori che depauperano perchè stanno fermi per anni e questo va a discapito dei creditori, dell'immagine e dell'economia dei luoghi dove i cantieri sono collocati".

 

Insieme alla Castelnuovese, il 17 maggio, il fallimento è stato dichiarato anche per Cantiere Italia srl, Mandò Village srl e Retail srl, legate alla cooperativa. Si parla infatti delle grandi aziende senza poi magari contare che le difficoltà e i problemi occupazionali ed economici riguardano anche le realtà che ad esse ruotano intorno. E in questo senso la lista si allunga.

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