26, Aprile, 2024

Ex Toscana Tabacchi, la risposta dell’assessore regionale Fratoni: confermata presenza di amianto nella copertura

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L’assessore regionale all’ambiente e alla difesa del suolo ha risposto all’interrogazione presentata dal consigliere Mugnai, dove ricostruisce la vicenda sul fabbricato di Ambra, in particolare le disposizioni e i sopralluoghi effettuati nei giorni di fine agosto, dopo la segnalazione di frammenti di copertura caduti a terra

Dopo l’interrogazione del consigliere regionale Stefano Mugnai sulla ex Toscana Tabacchi, arriva la risposta di Federica Fratoni, assessore all’ambiente e alla difesa del suolo della Regione in cui ripercorre la vicenda degli ultimi mesi, i sopralluoghi effettuati e le disposizioni attuate, sottolineando che si tratta di un immobile “sotto sequestro giudiziario secondo quanto comunicato da Arpat e verificato presso gli uffici del Nucleo del CFS della Procura della Repubblica di Arezzo”.

Nell’interrogazione presentata a fine agosto, Mugnai chiedeva alla Giunta Regionale chiarimenti e conferme su presenza di eternit e la natura del materiale sollevato dal vento, su eventuali interventi delle autorità competenti come Arpat e Asl, se vi erano problemi di inquinamento ambientale. Mugnai ha sottolineato pià volte la necessità di una bonifica urgente dell'area per tutelare la salute dei cittadini e dei residenti della zona.

L’assessore Fratoni ha spiegato che il 24 agosto scorso  è pervenuta la segnalazione sulla caduta di lastre che ha portato alla richiesta di un permesso all’Autorità Giudiziairia per effettuare sopralluoghi. Il giorno successivo è stato comunicato all’Arpat di Arezzo, al comune di Bucine e agli altri soggetti interessati, “affinché potessero essere presi con urgenza provvedimenti di competenza al fine della messa in sicurezza dei frammenti di cemento amianto dispersi sul suolo”.

In seguito al sopralluogo del 26 agosto è stato effettuato un campionamento di un frammento della lastra di copertura e le analisi hanno confermato la presenza di amianto di tipo crocidolite, di cui sono stati messi a conoscenza gli enti competenti. Nel frattempo era stato proposto al sindaco di Bucine di firmare un’ordinanza per la messa in sicurezza e lo smaltimento delle parti cadute a terra, “con richiesta di esecuzione di un monitoraggio ogni sei mesi per la dispersione delle fibre, con richiesta di rimozione dei vari cumuli di rifiuti presenti nel resede dell’immobile”.

Fratoni, quindi, conclude illustrando la conseguente ordinanza urgente del primo cittadino di Bicine Pietro Tanzini, con la quale viene ordinato ai soggetti responsabili la raccolta e messa in sicurezza delle porzioni di lastre cadute e quelle parzialmente ancorate alla copertura, tramite ditta autorizzata che dovrà provvedere anche alla messa in sicurezza del materiale, nel rispetto delle procedure previste dalla normativa di settore.

 

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