23, Dicembre, 2024

Tracciamento casi, procedure speciali per le persone con difficoltà ad effettuare i tamponi

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La Asl Toscana sud est ha definito una nuova procedura per il tracciamento e la diagnosi SARS-CoV2 in persone con bisogni speciali, per semplificare l’accesso e l’effettuazione di test e accertare se abbiano contratto l’infezione. Questo percorso è rivolto in particolare a coloro che si trovano in difficoltà per impedimenti fisici o psichici a effettuare il tampone di controllo sul contagio Covid.

Si tratta di una procedura in più fasi. Prima di tutto, la persona, direttamente oppure attraverso il suo amministratore di sostegno o tutore o genitore (in caso di minore) si rivolge al medico di medicina generale o al pediatra di libera scelta. Poi il medico di medicina generale o il pediatra valuta la richiesta e, se appropriata, prescrive su ricetta elettronica la tipologia di test da effettuare, in base alle condizioni del paziente. Si può effettuare un test salivare, per persone che non tollerano modalità più invasive, sempre che abbiano attitudine a collaborare nella raccolta del campione salivare, anche con il supporto di esempi e della comunicazione alternativa aumentativa; oppure un tampone nasale, per persone che possono tollerare la ridotta invasività di questa procedura o con scarsa possibilità nel collaborare alla raccolta del campione salivare; o infine il tampone naso-faringeo, per persone collaboranti dopo opportuna e specifica preparazione.

Nella ricetta elettronica sarà anche indicato il tipo di sede -domiciliare o drive through- più opportuno per effettuare il test, definito dal medico o dal pediatra in relazione alla situazione clinica complessiva della persona. Il medico di medicina generale, o il pediatra di libera scelta, invia alla Centrale Covid una mail con i dati della persona, recapito telefonico, numero della ricetta elettronica, tipologia di test, tipo di sede di esecuzione; a quel punto la Centrale Covid contatta il servizio che effettua il test e garantisce il passaggio di tutte le informazioni ricevute dal medico di medicina generale o dal pediatra di libera scelta. Sarà il servizio che effettua il test a contattare telefonicamente la persona (oppure l’amministratore di sostegno o il tutore o il genitore) comunicando luogo, data e orario del test.

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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