14, Marzo, 2025

Alla Gruccia attivato un trattamento laser mini-invasivo per la patologia prostatica

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L’ospedale Santa Maria alla Gruccia del Valdarno ha effettuato il suo primo intervento chirurgico con laser ad holmio a 100 watt, una tecnologia mininvasiva utile per il trattamento dell’ipertrofia prostatica benigna. Si tratta di una patologia che può colpire gli uomini sopra i 50 anni di età e che causa l’ingrandimento della ghiandola prostatica, con sintomi e complicanze che possono impattare sulla qualità di vita del paziente.

L’intervento con tecnologia laser ad holmio è stato effettuato nei giorni scorsi su un paziente di 76 anni che, dopo una breve degenza di 48 ore, è stato dimesso. Questo tipo di trattamento sfrutta la potenza laser per rimuovere l’adenoma prostatico.

“L’utilizzo di questa tecnologia, di cui l’ospedale del Valdarno si è dotato – spiega il direttore dell’Unità operativa di Urologia, Stefano Rosadi, in foto insieme al dottor Lorenzo Verdelli – permette un approccio chirurgico per il trattamento della prostata con un tempo di degenza molto più ridotto e con una riduzione di eventuali complicanze. Anche la tempistica di utilizzo del catetere vescicale è minore e grazie a questa metodica non vengono eseguiti tagli addominali anche per prostate di notevoli dimensioni, ossia al di sopra di 150 grammi”.

“La dotazione di una tecnologia sempre più moderna è importante per offrire ai nostri pazienti trattamenti ancora più mirati – evidenzia la direttrice dell’ospedale, Patrizia Bobini – Da oggi, anche in Valdarno, il trattamento della ipertrofia benigna della ghiandola prostatica si avvale di un ulteriore strumento tecnologico e mininvasivo”.

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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