Valentina D’Aloia, estetista specializzata nella cura della pelle e nei trattamenti mirati alla risoluzione di problematiche quali acne, discromie, rughe, atonia tissutale e cellulite, affronta l’argomento dell’invecchiamento cutaneo, un fenomeno a cui tutti siamo soggetti. Valentina spiega i modi e le cause per cui la pelle invecchia, soprattutto quella del viso, oltre a offrire validi consigli per come migliorare questa condizione.
Come invecchia la pelle del viso?
La pelle del viso è quella più soggetta all’invecchiamento, questo perché è più esposta ai fenomeni atmosferici e ambientali quali ad esempio polvere, inquinamento, sole, vento e freddo. I muscoli pellicciai poi, quelli che interessano la faccia, sono in continua contrazione date le tante espressioni che assumiamo e con cui comunichiamo, e proprio questo dinamismo porta la cute a subire delle alterazioni strutturali. Negli uomini inoltre anche l’uso di rasoi crea una conduzione di stress cutaneo e la pelle di tutta risposta modifica il suo stato.
Quali sono i meccanismi che contribuiscono al graduale invecchiamento della cute?
Ci sono due tipi di invecchiamento, quello intrinseco o cronologico e quello estrinseco o fotoindotto. Il primo è un processo che normalmente ha inizio intorno ai venticinque anni quando si assiste a una diminuzione della produzione di collagene e di elastina, fibre che donano elasticità alla pelle. A determinare poi l’invecchiamento cutaneo sono gli ormoni che, durante la menopausa ad esempio, agiscono diminuendo la produzione di acqua e di collagene rendendo la pelle secca e lassa. In generale, questo è quanto accade con l’invecchiamento biologico, quando le funzionalità che contraddistinguono l’attività cutanea rallentano e si manifestano rughe più o meno marcate, la cute si assottiglia e cede anche per effetto della perdita di massa ossea e del rilassamento muscolare. Un altro indicatore è l’alterazione cromatica e la comparsa di macchie.
Come avviene invece l’invecchiamento estrinseco?
È quel tipo di processo innescato da raggi UV, raggi IR, eccessivo consumo di alcol e sostanze tossiche, polveri sottili, somministrazione di farmaci, alimentazione scorretta (basata per lo più su zuccheri e sostanze infiammatorie). Tutti fattori che contribuiscono alla produzione di radicali liberi accelerando il processo di invecchiamento della pelle che comparirà macchiata, secca, ruvida, segnata da rughe profonde, lesa e lassa.
Quali soluzioni proponi a chi vuole vedersi una pelle più giovane e fresca?
È buona norma abituarsi ogni giorno, a prescindere dalla stagione e dal clima, a proteggere la pelle con la crema solare, un gesto semplice questo che aiuta significativamente a proteggersi dai raggi UV e IR. Si suggerisce poi, periodicamente, di sottoporsi a trattamenti specifici e cosmeceutici da seguire in studio sotto la supervisione dell’estetista e mantenerne gli effetti poi a casa con le dovute indicazioni ad hoc per il tuo tipo di pelle. Nelle sedute che propongo alle mie clienti utilizzo prodotti che accelerano le attività di riproduzione e riparazione delle cellule della pelle attraverso cheratolitici esfolianti, vitamina C (l’antiossidante per eccellenza e antiradicale libero), vitamina A, peptidi (sostanze che stimolano la riparazione cutanea e la sintesi di collagene e acido ialuronico per donare maggiore turgore alla pelle) ed estratti fitoestrogeni. Si può dire che per contrastare l’invecchiamento cutaneo i migliori risultati si ottengono con la cosmetogenetica che ci offre prodotti in grado di utilizzare sostanze funzionali che riparano e preservano il dna cellulare. Sono molteplici e, al solito, personalizzate le soluzioni per donare alla pelle del viso un aspetto ringiovanito. Si può prendere in considerazione anche la dermostimolazione a cui però si approda solo dopo aver completato un ciclo di trattamenti a base di acidi e aver lavorato sulla stimolazione del turnover cellulare.
A che età è consigliabile iniziare a prendersi cura della propria pelle?
È importante iniziare fin da piccoli (infanzia e adolescenza) perché l’invecchiamento della pelle è dovuto per l’80% da fattori esterni e solo per il 20% da quelli interni. Ciò significa che prima ci abituiamo a curare la nostra pelle, dunque ad avere piccoli accorgimenti quotidiani quali ad esempio la corretta detersione, più manteniamo intatta la superficie cutanea che si comporterà come una barriera di fronte agli agenti estrinsechi. Dunque è compito degli adulti sensibilizzare i più giovani a prendersi cura della pelle. Oltretutto i danni provocati in età giovanile sono quelli più ostici da risolvere.