06, Maggio, 2025

Riprendono gli scavi a La Rotta. Un evento storico e culturale atteso da anni

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L’annuncio ufficiale è arrivato dal Consiglio comunale di Figline Incisa sulla scia dell’interrogazione presentata dal capogruppo consiliare di Fratelli d’Italia, Enrico Venturi, alla quale ha risposto il vicesindaco Dario Picchioni: tra pochi giorni sarà riaperta l’attività allo scavo archeologico de La Rotta. 

“Il Ministero dei Beni culturali due anni fa ha stanziato 150mila euro per riaprire, dopo le campagne del 2013 e 2014, il sito de La Rotta – ha annunciato l’assessore Picchioni – per questo abbiamo lavorato con loro per la riapertura che avverrà nei prossimi giorni. In contemporanea verrà sottoscritto un protocollo d’intesa tra il Comune, la Soprintenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio e l’Archeoclub Valdarno Superiore che custodisce i reperti delle campagne di scavo pregresse: il Comune darà un contributo in fatto di gestione e di fruizione anche del sito durante lo scavo che dovrebbe durare fino al mese di giugno per poi riprendere, sulla base della rimanenza di fondi, dopo l’estate. Lo scopo è quello di portare le scuole e i cittadini a vedere lo scavo archeologico”.

La prima individuazione del sito etrusco è avvenuta nel 1999, si sono succedute poi campagne di scavi tra il 2000 e il 2008, e nel 2013 e 2014 per poi interrompersi fino ad oggi. Adesso con il finanziamento del Ministero riapre le attività in un sito etrusco le cui prime testimonianze risalgono dalla seconda metà del VII secolo a.c fino al periodo ellenistico del III° secolo a.c.

Nel 2018 a Figline fu allestita una mostra in Palazzo Pretorio con alcuni importanti reperti. Nel 2022 fu organizzata una camminata nei pressi del sito. Ma quello che è sempre stato l’obiettivo e il sogno dell’Archeoclub del Valdarno superiore sarebbe un vero e proprio museo del Valdarno aretino e fiorentino che potesse accogliere tutti i reperti, fruibile dai cittadini.

Intanto la campagna di scavo riprende con la speranza di trovare altre importanti testimonianze. E chissà se il sogno di un Museo possa davvero realizzarsi nel prossimo futuro.

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