Il Movimento Consumatori Toscana denuncia con forza “l’inerzia delle istituzioni regionali sulla questione della contaminazione da Keu”. Nel mirino finisce in particolare la situazione relativa alla strada provinciale di Piantravigne, o del Borro alle Cave, quella nei pressi della discarica di Podere Rota, sotto la quale è stato trovato Keu. “Nonostante l’approvazione di un fondo di 15 milioni di euro per la bonifica di tre siti, si continua a ignorare l’enorme portata del problema. La strada di Podere Rota, ad esempio, è esclusa dalle bonifiche con l’assurda affermazione che lì il Keu non inquini, mentre il veleno è presente in migliaia di siti, senza che ci sia una mappatura adeguata”, afferma il Movimento Consumatori Toscana.
“La verità è nascosta: il Keu, un rifiuto tossico e cancerogeno, è stato utilizzato in decine di cantieri senza che i cittadini siano stati adeguatamente informati dei rischi. Le autorizzazioni regionali per il trattamento di questi rifiuti sono state concesse con superficialità, come se si trattasse di una questione di poco conto. Questo approccio irresponsabile rischia di compromettere per anni la salute di migliaia di persone, soprattutto nelle aree più colpite come il Valdarno, dove l’incidenza dei tumori è aumentata a livelli allarmanti, paragonabili a quelli di zone come il nocerino sarnese in Campania. Non è più possibile ignorare la gravità della situazione”.
Il Movimento Consumatori Toscana chiede per questo alla Regione “un cambio di rotta immediato, un’azione concreta e trasparente per bonificare tutti i siti contaminati e per garantire la salute dei cittadini. Nei mesi scorsi, abbiamo contattato il commissario Vadalà, chiedendo di conoscere lo stato dell’arte circa le azioni messe in campo per individuare tutti i siti contaminati, incluse le abitazioni private, ma non abbiamo ricevuto alcuna risposta. Dalle parole dell’assessore Monni vorremmo essere soddisfatti, ma ciò sarà possibile solo se arriveranno rassicurazioni concrete sulle verifiche effettuate e se queste riguarderanno tutti i siti, comprese le abitazioni private”.
“Riteniamo infine – conclude il Movimento Consumatori – che il finanziamento di 15 milioni di euro non basterà a coprire i costi necessari per la bonifica di tutte le zone contaminate dal Keu. Ricordiamo che il Keu è sparso in tutta la Toscana: oltre a Terranuova Bracciolini, sono coinvolti siti a Pontedera, Empoli e altre località. La serietà della questione deve essere riconosciuta, e le autorità regionali devono rispondere con urgenza e responsabilità. Il Keu non è solo un problema ambientale: è una bomba a orologeria per la salute dei toscani”.