23, Novembre, 2024

Attacco no-vax alla pagina FB della Asl Tse, il direttore D’Urso: “La nostra campagna vaccinale non solo continua ma s’intensifica”

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Dalle 8 di sabato mattina la pagina Facebook della Asl Tse è stata presa d’assalto con ingiurie e offese nei confronti dei sanitari e delle vaccinazioni. In pochissimo tempo sono state apposte in blocco 4.500 scritte con caratteri cubitali, provenienti da profili che riportano lo stesso simbolo, una W rossa. Le accuse più gentili sono state quelle di dittatura sanitaria e di nazismo. L’ipotesi è che la fonte dell’attacco sia stata una app di messaggistica istantanea che moltiplica in automatico i commenti di ingiuria e odio.

Il Direttore generale della Asl Tse, Antonio D’Urso, ha sporto denuncia presso la Polizia Postale. “Violenza e odio stanno purtroppo diventando pratiche diffuse, sia nel mondo reale che in quello virtuale. Se qualcuno pensava di intimidire la nostra azienda e i suoi operatori, ha sbagliato di grosso. Azioni come queste non fanno altro che sostenerci nella nostra convinzione di intensificare al massimo la campagna vaccinale. Domani il nostro camper sarà alla mattina nella piazza centrale della città e nel pomeriggio di fronte alla mensa Caritas di San Domenico. I nostri centri vaccinali continuano tranquillamente nel loro lavoro. Certo, non possiamo non preoccuparci del clima generale che si sta creando e che rischia di mettere gli operatori sanitari nel mirino, virtuale, di soggetti violenti. Siamo certi che i cittadini sapranno isolarli e che la magistratura saprà individuarli e punirli. Noi, da parte nostra, continuiamo il nostro lavoro”.

Hanno subito espresso solidarietà alla Asl Toscana sud est i deputati del gruppo parlamentare Coraggio Italia, Stefano Mugnai e Maurizio D’Ettore.

“Esprimiamo piena solidarietà al direttore generale Antonio D’Urso, a tutti i lavoratori della Asl Toscana Sud Est e ai cittadini, che inevitabilmente hanno subito dei disservizi, per il vile attacco informatico subito ad opera di gruppi no-vax. Ci auguriamo- aggiungono- che la polizia postale faccia al più presto luce su questo caso. Da parte nostra e come Coraggio Italia, saremo sempre dalla parte della scienza, della ricerca, dei vaccini e di tutte quelle donne e uomini da sempre impegnati ad impedire il propagarsi dell’epidemia con il loro lavoro negli ospedali e nelle aziende sanitarie”.

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